| | All'anagrafe: Sergio Leone |
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Etą alla morte: 60 anni | Data di nascita: 03/01/1929 | Segno Zodiacale: Capricorno | Luogo di nascita: ROMA (Italia) | Data di morte: 30/04/1989 | Luogo di morte: ROMA (Italia) |
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| Regista e sceneggiatore. Figlio d'arte, suo padre è Vincenzo Leone - meglio noto con lo pseudonimo di Roberto Roberti - pioniere dell'industria cinematografica italiana e regista del cinema muto, e sua madre è l'attrice Bice Waleran (al secolo Edvige Valcarenghi). Cresciuto negli studi di Cinecittà, dopo essersi laureato in Giurisprudenza inizia a lavorare nel mondo del cinema come aiuto regista per diversi autori italiani e stranieri, collaborando ai grandi kolossal Hollywoodiani girati negli studi di Roma come "Quo Vadis?" (1951) di Mervyn LeRoy e "Ben Hur" (1959) di William Wyler. Nel 1959 subentra a Mario Bonnard, gravemente malato, alla regia di "Gli ultimi giorni di Pompei" e grazie al successo ottenuto realizza il suo primo film "Il colosso di Rodi" (1960). A metà degli anni '60, con lo pseudonimo di Bob Robertson (ovvero figlio di Roberto Roberti), realizza la 'trilogia del dollaro' -"Per un pugno di dollari" (1964), "Per qualche dollaro in più" (1965) e "Il buono, il brutto e il cattivo" (1966) - interpretata da un allora sconosciuto Clint Eastwood e capostipite del genere spaghetti-western. La sua tecnica innovativa, attenta al dettaglio dei gesti, delle facce e del silenzio, con dialoghi scarni, primi piani e campi lunghi ha segnato la storia del cinema ed è stata fonte di ispirazione per i registi del cinema postmoderno come ad esempio Quentin Tarantino. Nel 1972 vince il David di Donatello per la miglior regia con "Giù la testa" (1971) e nel 1985 il Nastro d'argento per la miglior regia con "C'era una volta in America" (1984), vincitore di altri quattro Nastri d'argento (miglior fotografia, miglior scenografia, miglior musica e migliori effetti speciali), due BAFTA (migliori costumi e miglior musica) e candidato a 2 Golden Globe (miglior regia e miglior musica). Ha favorito il debutto cinematografico di Carlo Verdone, producendo il suo primo film "Un sacco bello" (1979). I due hanno collaborato nuovamente nel 1986, scrivendo insieme a Rodolfo Sonego e Alberto Sordi la sceneggiatura di "Troppo Forte", diretto dallo stesso Verdone. Muore d'infarto nella sua villa dell'Eur dove usava ricevere gli amici, lasciando incompiuti diversi progetti tra cui un film sull'assedio tedesco di Leningrado. | |
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