Attore. Il suo successo è legato indissolubilmente al nome di Franco Franchi con cui ha lavorato in coppia dal 1957 interpretando numerosissimi film e formando una delle coppie comiche più famose del cinema italiano. Quarto di cinque figli - il padre era muratore e la mamma casalinga - dopo la licenza elementare si cimenta in vari lavori: barbiere, falegname, calzolaio e salumiere. Inizia a esibirsi durante le feste di battesimo e di matrimonio, dove è solito mettere in scena "Agata, guarda, stupisci!", uno sketch ripreso da Totò. Nel 1944 debutta sul palcoscenico dell'avanspettacolo e nel dopoguerra gira l'Italia con il trio "Sgambetta" - di cui facevano parte anche Enzo Andronico e il comico Ciampaolo - e come spalla di Gino Bramieri. L'incontro con Franco Franchi risale all'inizio degli anni '50. Con lui lavora in "Rinaldo in campo", lo spettacolo di Garinei e Giovannini che segna una tappa importante per la futura carriera del duo, che debutta nel cinema con il film di Mario Mattoli "Appuntamento a Ischia" del 1960. Insieme hanno girato 150 film, compreso "Il giudizio universale" (1961, di Vittorio De Sica), "I due vigili" (1967, di Giuseppe Orlandini), "I due deputati" (1967) e "Il bello, il brutto e il cretino" (1968) entrambi di Giovanni Grimaldi. La sua figura lunga e allampanata fa da contrappunto naturale alle smorfie clownesche del compagno e se Franco è lo zotico e il cretino, Ciccio è il saggio con qualche ombra di nobiltà nonostante la sua sprovvedutezza. Non sono mancate occasioni di prestigio: "Due marines e un generale" (1966, di Luigi Scattini) con Buster Keaton, "Capriccio all'italiana" (1968), per il quale Pierpaolo Pasolini li ha voluti accanto a Totò, e "Pinocchio" (1971) di Luigi Comencini, che li ha scelti per interpretare 'il gatto e la volpe'. Grazie al successo cinematografico cominciano a essere sempre più presenti anche sul piccolo schermo, partecipando a trasmissioni 'cult' come "Canzonissima". Negli anni '70 Ingrassia passa dietro la macchina da presa per dirigere "Paolo il freddo" (1974) e "L'esorciccio" (1975). Nella sua carriera d'attore ha lavorato molto anche per il teatro e al cinema non sono mancati i ruoli drammatici: Federico Fellini lo ha scelto nel 1973 per "Amarcord", Elio Petri per "Todo modo", titolo con cui si aggiudica il Nastro d'argento come miglior attore non protagonista. Una delle sue migliori interpretazioni, sempre accanto a Franco Franchi, è con il ruolo di Zi' Dima (protagonista della novella pirandelliana "La Giara") in "Kaos" (1984) dei fratelli Taviani. Tra le ultime interpretazioni "Domani accadrà" (1988, di Daniele Luchetti), "Il viaggio di Capitan Fracassa" (1990, di Ettore Scola), "Condominio" (1991, di Felice Farina) che gli è valso il David di Donatello come miglior attore non protagonista, "Camerieri" (1995, di Leone Pompucci) e "Giovani e belli" (1996, di Dino Risi). Nel 1992 Franchi e Ingrassia tornano insieme per il programma di Raitre "Avanspettacolo" (1992), ma l'esperienza non ottiene il consenso sperato. Il 9 dicembre 1992 muore Franco Franchi, ammalatosi durante le riprese della trasmissione anche a causa della sofferenza procuratagli dal coinvolgimento in un processo di mafia. "E' andato via un fratello - ha detto Ingrassia in occasione del funerale - il compagno di una vita professionale movimentata, vissuta insieme nel bene e nel male. Insieme abbiamo sofferto la fame, litigato su come porgere una battuta, sulle proposte da accettare e quelle da rifiutare. Alla fine le accettavamo tutte, per paura di rimanere senza lavoro. I nostri figli sono cresciuti assieme". In quell'occasione ha ricordato anche gli screzi con Franchi: "Sembravamo Liz Taylor e Richard Burton: ci siamo separati più volte, pur sapendo che sul palco non potevamo fare a meno l'uno dell'altro. Qualcuno ci faceva rincontrare e tornavamo a lavorare assieme".Affetto da problemi respiratori, Ingrassia si è spento al Policlinico Gemelli dove era stato ricoverato alcuni giorni prima della s