TRAMA: Sentendosi prossimo a morire il barone Paolo Pastorino, detto "Paolo il Caldo" per le sue imprese galanti, obbliga il figlioletto Paolino a giurare fedeltà al lavoro e odio alle donne. Per venti anni il rampollo cresce all'ombra di un convento ove il priore, Padre Pirania, e Padre Liborio approfittano della sua laboriosità e sfruttano la retta puntualmente versata dalla madre. Morta questa, licenziano lo sprovveduto giovane e lo inviano a zia Matilde, tenutaria di una pensioncina allegra, Paolino ignaro di tutto, cerca lavoro e combina pasticci come idraulico, come cameriere presso la contessa Marescalchi, come inserviente presso il circo Orfei. Nel frattempo viene perseguitato da un marito geloso e viene spiritualmente diretto dalla buonanima che gli parla dalla tomba. L'affetto di Lucia, una ragazza di borgata presso la cui baracca ha trovato alloggio, un bel giorno lo conquista e da quel momento il defunto barone deve tacere.