| | All'anagrafe: Benjamin Geza Affleck |
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Etą: 52 anni | Data di nascita: 15/08/1972 | Segno Zodiacale: Leone | Luogo di nascita: Berkley, California, USA | | |
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| Benjamin Geza Affleck-Boldt nasce nell'agosto 1972 a Berkeley, California, da padre attore e da madre newyorkese, che quando compirà dieci anni lo porterà a vivere con sè, lontano dal padre che soffre di problemi di alcolismo. Prima ancora, a due anni si trasferisce con i suoi nel Massachussets, a Falmouth, dove con suo fratello minore Casey comincia a recitare e a sostenere provini sin dalla tenerà età. A otto anni questa tendenza si amplifica, quando il piccolo Ben diventa amico di un bambino coetaneo che si è trasferito in quella zona, Matt Damon.
Le sue prime esperienze sono con una serie tv educational per bambini, The Voyage of the Mimi (1984); dopo ci sono piccoli ruoli televisivi e pubblicitari. Negli anni Novanta la passione per la recitazione è ormai stabile e, complice una frequentazione poco convinta dell'università, esplode a New York con ruoli d'importanza crescente, tra cui quelli in Scuola d'onore (1992) e La vita è un sogno (1993) di Richard Linklater. La prima parte da protagonista è in Ultimo appello (1995), al quale seguirà una commedia romantica di Kevin Smith, In cerca di Amy (1997): il regista lo richiamerà di lì a poco per il satirico Dogma (1999). Le sue qualità recitative vengono notate e lodate, ma la sua carriera non decolla finché con il suo vecchio amico Matt non scrive una certa sceneggiatura.
E' Will Hunting – Genio ribelle (1997) che frutta a lui e a Damon un Golden Globe e un Oscar per la migliore sceneggiatura originale. Da quel momento in poi, è lo stardom, ma in una condizione piuttosto paradossale, perché dal successivo Armageddon (1998) i Razzie lo prendono di mira come attore-cane, nominandolo con Liv Tyler per la "peggiore coppia sullo schermo". Sono gli stessi anni in cui tesse una relazione con Gwyneth Paltrow (1997-2000), con la quale reciterà in Shakespeare in Love (1998) e Bounce (2000).
L'inizio promettente di carriera sembra del tutto compromesso negli anni Duemila. Pearl Harbor (2001) gli porta due nomination ai Razzie, come peggior attore e come peggiore coppia sullo schermo, equamente diviso a scelta con Kate Beckinsale e Josh Hartnett. Dal 2002 al 2004 diventa il fidanzato ufficiale di Jennifer Lopez: i tabloid non li mollano un attimo e la sua figura glamour, combinata a film sbagliati, lo fa precipitare molto in basso. Non gli riesce nemmeno il reboot del personaggio di Jack Ryan con Al vertice della tensione (2002). Addirittura nel 2004 riceve una triplice nomination ai Razzie come peggior attore, per Daredevil, Paycheck e Amore estremo. In quest'ultimo recita con la sua J.Lo, così come nel successivo Jersey Girl di Kevin Smith, che non riesce a replicare i passati miracoli, e conduce Affleck verso l'ennesima nomination ai Razzie nel 2005. A sostenerlo emotivamente la prima sua relazione duratura: quella con Jennifer "Elektra" Garner, che sposa nel 2005 e che lascerà solo nel 2015, dopo tre figli.
La serie negativa s'interrompe, a sorpresa dei detrattori, con Hollywoodland (2006), nel quale è l'attore suicida George Reeves, che interpretò Superman in tv alla fine degli anni Cinquanta. Questa parte gli regala una nomination ai Golden Globe e una Coppa Volpi a Venezia: non male per uno "zimbello".
Ringalluzzito, Ben decide di cambiare un po' aria e di sedersi dietro alla macchina da presa, mettendo in scena un romanzo di Dennis Lehane, Gone Baby Gone (2007), fatto interpretare a suo fratello Casey. Il lungometraggio riceve il plauso della critica e del pubblico, lasciando intuire che Ben Affleck non sia soltanto una star belloccia, ma che possa legittimamente aspirare a qualcosa di più. In seguito comincia a scegliere i ruoli da attore con più attenzione: State of Play (2009) al fianco di Russell Crowe e il corale The Company Men (2010).
I Razzie Awards ci riprovano, nominandolo nel 2010 come "peggior attore del decennio", ma Affleck fa spallucce e si autodirige nel bel thriller-noir The Town (2010). Nel 2012 si supera, interpretando e dirigendo quello che rimane per ora l'apice della sua carriera: Argo (2012), che gli frutta un Golden Globe come miglior regista e un Oscar al miglior film.
Dopo aver partecipato al tesissimo Gone Girl (2014) di David Fincher, accetta il ruolo di Batman in Batman V Superman: Dawn of Justice (2016) di Zack Snyder, suscitando un vespaio di polemiche da parte dei fan dell'uomo pipistrello, ancora preoccupati dai Razzie, Oscar o non Oscar. Nel 2015 gira da regista e protagonista un altro adattamento di Dennis Lehane, Live By Night, in attesa di riapparire nei panni di Batman, in piccole apparizioni, in Suicide Squad, Justice League Part One e forse in un assolo che potrebbe vederlo anche regista. Nel 2015 i Razzie lo hanno premiato con un "redeemer award", il premio donato agli artisti che hanno saputo farsi perdonare. | |
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