| | All'anagrafe: Giorgio Faletti |
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Etą alla morte: 63 anni | Data di nascita: 25/11/1950 | Segno Zodiacale: Sagittario | Luogo di nascita: Asti, Italia | Data di morte: 04/07/2014 | Luogo di morte: Torino, Italia |
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| Attore comico, cantante, pittore e scrittore. Laureato in giurisprudenza, dopo la gavetta come cabarettista allo storico Derby di Milano - si fa conoscere dal grande pubblico nei primi anni Ottanta grazie alla trasmissione cult di Antonio Ricci "Drive In", dove sarà ricordato per la caratterizzazione della guardia giurata Vito Catozzo. Nel 1982 scrive soggetto e sceneggiatura di "Grunt!", film comico di Andy Luotto in cui partecipa come attore. Dello stesso anno è la sceneggiatura per "Si ringrazia la regione Puglia per averci fornito i milanesi", diretto da Mariano Laurenti. Nel 1988 fa parte del cast di "Colletti bianchi" per la regia di Bruno Contini, mentre nel 1994 recita in "Miracolo italiano" di Enrico Oldoini. Nel 1998 è la volta di "Elvjs & Merilijn", mentre nel 2002 prende parte al cast di "Tornare indietro" di Renzo Badolisani. Ritrova il grande pubblico nel 2005, grazie al ruolo del Professor Antonio Martinelli nel fortunatissimo "Notte prima degli esami" di Fausto Brizzi, poi nel 2007 Marco Martani gli affida la caratterizzazione di un losco criminale in "Cemento armato". L'anno dopo è nel cast della commedia sci-fi "Capitan Basilico", mentre nel 2009 a chiamarlo è Giuseppe Tornatore per il corale "Baarìa". Nel corso degli anni, però, si è fatto strada anche in ambito musicale: nel 1990 pubblica il primo album da cantante, "Disperato ma non serio". Nel 1992 partecipa per la prima volta al Festival di Sanremo con "Rumba di tango" a fianco di Orietta Berti. Il vero successo arriva però due anni più tardi, nel 1994, quando proprio all'Ariston si classifica al secondo posto con "Signor tenente", brano parlato ispirato alle stragi di Capaci e via D'Amelio che in quell'edizione vince anche il premio della critica. Successivamente, l'album "Come un cartone animato" ottiene il disco di platino. Nel '95 torna al Festival con "L'assurdo mestiere" e con "Giovane vecchio cuore", canzone cantata da Gigliola Cinquetti. Negli anni successivi scrive brani per Fiordaliso, Branduardi, Milva, Masini e Mina. Negli ultimi 15 anni, infine, si è dedicato al teatro e alla letteratura: il romanzo "Io uccido", pubblicato nel 2002, vende più di 4 milioni di copie e, nel 2005, l'autore riceve in Quirinale il Premio De Sica per la letteratura. Scriverà poi "Nonsense"(2009) e "Da quando a ora"(2012), autobiografia corredata da due Cd musicali, portata poi in scena con lo spettacolo "Nudo e crudo". Muore all'età di 63 anni stroncato da una grave malattia. | |
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