Attore Personaggio poliedrico ma attivo soprattutto in teatro (anche se può vantare la scrittura di canzoni come 'Cento campane', 'Ho giocato tre numeri al lotto' e 'Vengo anch'io. No, tu no!', con Enzo Jannacci), ultimo erede dell'avanspettacolo e del varietà, comincia a respirare l'aria dello spettacolo a sei anni, quando la madre lo porta di nascosto alla 'Sala Umberto' di Roma e al 'Salone Margherita' di Napoli. Debutta nel 1946 alla radio come autore e attore. Partecipa a numerose altre trasmissioni fra le quali 'Rosso e nero' e 'Che passione il varietà', con Mario Riva, Alberto Sordi e Claudio Villa. A teatro muove i primi passi con la rivista 'Tutto fa Broadway' (1954). Nel 1969 ripropone lo schema comico di Petrolini, rispolverando personaggi come 'Gastone'. Soprattutto a Roma la sua attività non conosce soste: nel corso dell'estate si esibisce al Giardino degli Aranci sull'Aventino. Nel 1980 fonda il Centro Studi 'Ettore Petrolini' per lo spettacolo popolare romano e istituì il premio 'Aldo Fabrizi'. Per la tv interpreta gli sceneggiati 'La storia' (di Luigi Comencini) ed i serial 'Villa Arzilla' (regia di Gigi Proietti) e 'L'avvocato Porta', 'La notte di Pasquino' (di Luigi Magni) e 'Un medico in famiglia'. In ambito cinematografico fra le sue interpretazioni (oltre cento) sono da ricordare 'L'ultimo sapore dell'aria', 'Er più', 'Teresa la ladra' e 'Amore a prima vista'. La sua ultima interpretazione teatrale è dell'estate 2002 in 'Casina'. Muore in un ospedale di Roma, dove era ricoverato da oltre due mesi.