| | All'anagrafe: Fernando Di Leo |
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Etą alla morte: 70 anni | Data di nascita: 11/01/1932 | Segno Zodiacale: Capricorno | Luogo di nascita: S. FERDINANDO DI PUGLIA, Foggia (Italia) | Data di morte: 01/12/2003 | Luogo di morte: ROMA (Italia) |
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| Scrittore, sceneggiatore e regista. A diciannove anni vince la coppa Murano con il dramma in tre atti "Lume del tuo corpo è l'occhio" e in seguito scrive una serie di libri di poesie e racconti e alcuni romanzi. Diplomato al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, nel 1963 esordisce dietro la macchina da presa dirigendo insieme a Enzo Dell'Aquila un episodio di "Gli eroi di ieri, di oggi e di domani". Intensa anche la sua attività teatrale con l'adattamento di numerosi classici, la realizzazione delle commedie "Ulisseide" e "Western Simphony" e la stesura insieme a Umberto Eco, Ennio Flaiano, Luigi Malerba ed Ercole Patti di "Can Can degli italiani", per il cabaret. A metà degli anni '60 è tra i padri del genere 'spaghetti western' - anche se il suo nome spesso non figura nei crediti, come nel caso di "Per un pugno di dollari",1964, e "Per qualche dollaro in più",1965. Insieme a Sergio Leone, Duccio Tessari, Sergio Corbucci e Lucio Fulci scrive decine di film. Il primo lungometraggio da lui diretto è del 1967, "Rose rosse per il Führer" e in seguito, soprattutto nel corso degli anni '70, realizza una serie di film che di volta in volta smitizza i vari generi dal film bellico, di spionaggio, alla commedia, allo stesso filone degli 'spaghetti western'. Con "Amarsi male" affronta una personale riflessione sul sesso dopo il '68. Con la trilogia "Milano calibro 9", "La mala ordina" e "Il boss", dà vita al genere noir a basso costo, precursore del poliziesco all'italiana, traendo spunto dai romanzi di Giorgio Scerbanenco. I suoi film di questo periodo influenzeranno molto i registi postmoderni. Il suo "I padroni della città" colpì tanto un giovane commesso di una videoteca americana, tale Quentin Tarantino, che ne rimase folgorato e ancora oggi lo considera un maestro del cinema noir. Nel corso degli anni '80 dirada la sua attività e dopo aver realizzato "Killers vs. Killers" (1985) si ritira definitivamente a vita privata dedicandosi esclusivamente alla scrittura. | |
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