| | All'anagrafe: Luca Marinelli |
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Etą: 40 anni | Data di nascita: 22/10/1984 | Segno Zodiacale: Bilancia | Luogo di nascita: Roma, Italia | | |
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| Dopo qualche esperienza in sala di doppiaggio, inizia al mondo del cinema seguendo un corso di sceneggiatura e recitazione prima di compiere diciotto anni. La svolta arriva quasi subito quando viene ammesso all'Accademia Nazionale D'Arte Drammatica Silvio D'Amico, dove si diploma nel 2009. I primi ingaggi professionali come attore arrivano nel 2006. Amen, Fedra’s Love, Tempo scaduto e Waterproof sono gli spettacoli teatrali che lo impegnano nei due anni successivi. Collabora nel 2009 con Michele Monetta in Fantasia arlecchina e con Carlo Cecchi in Sogno di una notte di mezz'estate. È proprio durante una replica di questo spettacolo che il regista Saverio Costanzo lo nota e lo chiama per interpretare la parte di Mattia, protagonista maschile de La solitudine dei numeri primi tratto dall’omonimo romanzo di Paolo Giordano.
Non è una passeggiata questo debutto al cinema per Luca Marinelli, in quanto lui stesso dichiara di essere ingrassato fino a raggiungere i 99kg di peso per interpretare il suo personaggio. Il film è selezionato per il concorso del Festival di Venezia così come l’anno dopo lo è L’ultimo terrestre, per la regia di GIPI. Nel 2011 si divide fra due set, Waves di Corrado Maria Sassi e Nina che segna l’esordio alla regia di un lungometraggio di Elisa Fuksas. Nello stesso anno arriva anche il primo ingaggio in una produzione televisiva. L’attore affianca Paz Vega interpretando San Giuseppe nel TV movie Maria di Giacomo Campiotti, girato in inglese. Nel 2012 è protagonista di Tutti i santi giorni di Paolo Virzì, un’interpretazione che gli vale la candidatura come migliore attore ai David di Donatello. Marinelli è anche uno degli attori del cast del film premio Oscar La grande bellezza di Paolo Sorrentino.
L’European Film Promotion nella cornice della Berlinale 2013, lo insignisce con l’ambito Shooting Star Award definendolo uno migliori dieci talenti del cinema europeo. Nello stesso anno recita nell’opera prima di Alessandro Lunardelli Il mondo fino in fondo, presentato al Festival di Roma. Vince nel 2015 a Venezia il Premio Francesco Pasinetti come Migliore Attore per il film postumo di Claudio Caligari Non essere cattivo. In seguito si mette nuovamente a disposizione di un regista esordiente, Gabriele Mainetti, per un film che diventa un cult italiano Lo chiamavano Jeeg Robot. Lasciati andare e Il padre d'Italia e Slam - Tutto per una ragazza sono i film i cui appare nel 2017, diretti rispettivamente da Francesco Amato, Fabio Mollo e Andrea Molaioli.
Nel 2018 interpreta il ruolo del grande cantautore genovese nella docu-fiction Fabrizio De André - Principe Libero
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