| | All'anagrafe: Rocco Papaleo |
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Etą: 66 anni | Data di nascita: 16/08/1958 | Segno Zodiacale: Leone | Luogo di nascita: Lauria, Potenza, Italia | | |
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| Rocco Papaleo, noto all'anagrafe anche con il secondo nome Antonio, è nato il 16 agosto 1958 a Lauria, in Basilicata, ma si trasferisce da giovanissimo a Roma per studiare matematica all'università. A questo periodo risale anche la sua passione per la recitazione, si esibisce da cabarettista portando in scena una caricatura del piccolo meridionale. Deciso a cambiare strada, inizia a studiare recitazione, muovendo i primi passi nel mondo dello spettacolo, grazie anche a incontri importanti, come quello con Rodolfo Laganà. La sua prima prova attoriale avviene nel 1985 in teatro con Sussurri rapidi di Salvatore Di Mattia, mentre entra nel mondo dello spettacolo solo qualche anno dopo, in prima serata come comico esordiente con il varietà Ewviva (1988) su Canale 5.
Dal 1989 al 1991 è nel cast di Classe di ferro, serie TV su alcuni giovani al servizio militare trasmessa su Italia 1, ma nel frattempo comincia anche a comparire sul grande schermo, la prima volta è con Mario Monicelli ne Il male oscuro (1990) in un piccolo ruolo a cui seguiranno altre comparsate. La maggiore interpretazione di questi anni - oltre a quella televisiva in Quelli della speciale (1992) - Papaleo la deve a Leonardo Pieraccioni e al suo esordio con I laureati (1995), dov'è uno dei quattro protagonisti. È proprio Pieraccioni che intuisce che quel lucano ormai trapiantato nella capitale ha del potenziale adatto alla commedia, ma non è l'unico a notarlo; dopo di lui, infatti, si muovono per averlo nel cast anche Paolo Virzì con Ferie d'agosto (1995), Umberto Marino con Finalmente soli (1997), Giulio Base con La bomba (1999) e Giovanni Veronesi, che nel corso degli anni '90 lo dirigerà ben due volte in Il barbiere di Rio (1996) e Viola bacia tutti (1998).
Con il suo humor e il suo accento del Sud, Papaleo si specializzerà quasi esclusivamente nella commedia nel corso della primo decennio degli anni Duemila. Torna a essere diretto ben cinque volte dal regista che più di tutti lo ha messo sotto i riflettori, Pieraccioni, che lo vuole accanto a lui in Il paradiso all'improvviso (2003), Ti amo in tutte le lingue del mondo (2005), Una moglie bellissima (2007), Io & Marilyn (2009) e Finalmente la felicità (2011). Ormai icona di comicità, puntano su di lui anche due re della risata come Vincenzo Salemme con Volesse il cielo! (2002) e Carlo Vanzina con Il pranzo della domenica (2003) - con il quale riceve la sua prima candidatura ai Nastri d'Argento come miglior attore non protagonista; ma la TV, che lo aveva lanciato, in questi anni lo rivuole con sé ed ecco che Papaleo in un unico anno, nel 2000, partecipa al film Vola Sciuscù e alle serie Padre Pio - Tra cielo e terra e Giornalisti.
L'attore, che ormai domina a pieno la scena comica italiana, dopo aver varie volte collaborato nelle sceneggiature dei film che interpretava, decide di auto-dirigersi e tentare con la regia. Il primo esperimento è Basilicata coast to coast (2010), una commedia avventurosa tra le terre della sua patria insieme a Alessandro Gassmann, Paolo Briguglia, Max Gazzè e Giovanna Mezzogiorno con una colonna sonora a cui il director, appassionato di musica, non può che partecipare. Riscossi pareri positivi e ottimi guadagni al botteghino, il film permette a Papaleo di aggiudicarsi un Nastro d'Argento e un David di Donatello come regista esordiente nel 2011. A questi riconoscimenti seguiranno negli anni un Premio TV come personaggio rivelazione e un Premio nazionale Vincenzo Padula per il Sud nel cinema; inutile dire quanto Papaleo sia diventato familiare al pubblico italiano.
Nel 2013 ci riprova con un cast prevalentemente femminile, composto da Barbara Bobul'ova, Sarah Felberbaum e Claudia Potenza, e con la musica sempre a fare da collante tra le scene di Una piccola impresa meridionale. Solo pochi anni dopo è alla sua terza regia con Onda su Onda (2016), ma non si nega alle direzioni altrui, contaminando con l'ilarità che lo contraddistingue il cinema italiano insieme a Luca Miniero con Un boss in salotto (2014) e La scuola più bella del mondo (2014) e molti altri cineasti, che puntano su di lui per garantire una risata al pubblico in sala. In particolare negli ultimi anni ha divertito con il personaggio dell'assurdo zio Franco in Che vuoi che sia (2016) di Edoardo Leo, ha portato brio con il meccanico Odoacre nella pellicola drammatica The Place (2017) di Paolo Genovese ed è il protagonista insieme a Laura Morante di Bob & Marys, una coppia che riscopre grazie a un inganno criminale la loro aria ribelle.
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