| | All'anagrafe: Julie Frances Christie |
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Etą: 83 anni | Data di nascita: 14/04/1941 | Segno Zodiacale: Ariete | Luogo di nascita: CHUKUA, ASSAM, INDIA | | |
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| Attrice. Cresce in India in una piantagione di té del padre, ma compie gli studi a Londra, diplomandosi alla Central School of Music and Drama. Da adolescente, per arrotondare le sue entrate, lava bottiglie per la Schweppes, ma nei 'magnifici anni '60', nella Londra dei Beatles, diventa l'attrice di punta, icona femminile della sua generazione. Dopo aver debuttato in teatro nel 1957, fa brevi apparizioni anche nel cinema e si fa notare in un serial tv di fantascienza "A come Andromeda" (1961), ma l'inizio del successo è nel 1963, quando John Schlesinger le affida la parte della protagonista in "Billy il bugiardo". Il 1965 è il suo anno chiave, Schlesinger la vuole come protagonista di "Darling" per un ruolo che sembra fatto per lei e che le fa vincere l'Oscar dove interpreta una fotomodella decisa a farsi strada a tutti i costi in un mondo che non lascia spazio ai sentimenti. A soli 24 anni ha già raggiunto fama internazionale consolidata poi nel 1966 con il kolossal "Dottor Zivago" di David Lean, nei panni dell'infermiera Lara, insieme ad Omar Sharif con il quale intreccia una relazione sentimentale. Lo stesso anno è protagonista del film di fantascienza "Fahrenheit 451" di François Truffaut, in cui lei è la sacerdotessa della bibliofilia. Nel 1971 sul set del film western "I compari" di Altman l'attrice conosce Warren Beatty e si lega a lui per vari anni. In quel periodo interpreta soprattutto commedie, come "Shampoo" (1975) di Hal Ashby o come "Il paradiso può attendere" (1978) di Warren Beatty e Buck Henry. Alla fine della relazione con Beatty, l'attrice si allontana dalla California e ritorna a Londra. Inizia un periodo di riflessione in cui s'impegna in serie battaglie civili per il disarmo nucleare, per la legalizzazione della marijuana, per i diritti degli animali. Dobbiamo attendere la metà degli anni '90 per rivederla nuovamente in film di rilievo quali "L'uomo della stazione" (1992) di Michael White, "Dragonheart" (1996) di Rob Cohen, "Hamlet" (1996) di Kenneth Branagh e "Afterglow" (1997) di Alan Rudolph, al fianco di Nick Nolte, per cui ottiene la sua seconda candidatura all'Oscar. In seguito Julie Christie vive fra Londra e il Galles insieme al compagno, il giornalista Duncan Campbell, scegliendo di interpretare solo ruoli che la interessano particolarmente, senza occuparsi affatto della carriera. Dal 2001 torna a interpretare vari film e nel ruolo di Fiona, una donna colpita dall'Alzheimer, in "Away from Her - Lontano da lei" (uscito nel 2007, ma finito di girare nel 2006) le viene assegnato il Golden Globe 2008 come miglior attrice protagonista di un film drammatico. | |
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