| | All'anagrafe: Jeffrey Jacob Abrams |
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Etą: 57 anni | Data di nascita: 27/06/1966 | Segno Zodiacale: Cancro | Luogo di nascita: New York, USA | | |
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| Jeffrey Jacob Abrams, per tutti J.J., è nato a New York il 27 giugno del 1966. Certo, la sua era una famiglia che con il cinema e la televisione aveva stretti legami, col padre produttore televisivo e madre produttrice esecutiva; una famiglia che però preferì spingerlo verso il college invece che assecondare la sua intenzione di frequentare una scuola di cinema: “"è più importante che tu impari su cosa fare i film, che non come farli,” diceva papà George.
Così, anche se a soli 16 anni aveva composto le musiche per un film dal titolo Nightbeast, J.J. si iscrisse al college; e fu lì, che con l'amica Jill Mazursky, scrisse il soggetto di quello che divenne il suo primo film da produttore, la commedia del 1990 Filofax - Un'agenda che vale un tesoro.
L'anno dopo, laureatosi, J.J. scrive e produce A proposito di Henry, cui fanno seguito anche Amore per sempre e, solo come produttore, il Tre amici, un matrimonio e un funerale diretto dall'amico Matt Reeves.
Curioso e instancabile, determinato a conoscere nel dettaglio tutti gli aspetti della realizzazione di un film, il giovane Abrams compare anche davanti alla macchina da presa, sebbene in ruoli minori, in film come Sei gradi di separazione, Diabolique o The Suburbans, e nel 1998 co-firma il copione di Armageddon di Michael Bay, che gli vale un primo riconoscimento: un poco prestigioso Razzie.
Il nostro non si perde certo d'animo, e per tutta risposta firma (con il Matt Reeves di cui sopra) il suo primo successo televisivo: la serie con Keri Russell Felicity, che ammicca alla Generazione X e andrà avanti per quattro stagioni; nel 2002, dopo l'intermezzo del copione dell'horror Radio Killer (che darà vita a due sequel, tutti firmati come sceneggiatroe da J.J.), a Felicity Abrams farà seguire un successo ancora più grande, quello spionistico-fantascientifico-romantico di Alias con Jennifer Garner, il primo a marchio Bad Robot, la sua società di produzione.
J.J. Abrams sembra un re mida della tv, e il suo tocco è confermato quando nel 2004, assieme a Damon Lindelof e Jeffrey Lieber dà vita alla serie più popolare e discussa degli anni Duemila, la misteriosa e a tratti pretestuosa Lost, un vero e proprio fenomeno di costume in tutto il mondo.
È allora, quando si trova in cima al mondo televisivo mondiale che J.J. decide che è il momento di tornare a impegnarsi nel cinema, e di farlo anche in modo nuovo. La tv non la abbandonerà mai del tutto (arriveranno in futuro, tra le tante, Fringe, Undercovers, e la recente Alcatraz, oltre che le imminenti 11.22.63 tratta dal romanzo di Stephen King e Westworld), ma il grande schermo sarà il suo giocattolo preferito.
Così, nel 2006, esordisce finalmente dietro la macchina da presa con Mission: Impossible III, che lo vede (ovviamente) anche sceneggiatore e produttore. Il film, manco a dirlo, è un successo, e subito la Paramount lo mette sotto contratto per il reboot di una delle serie di fantascienza più amate di tutti i tempi: quella di Star Trek. Dopo aver prodotto il catastrofico Cloverfield a Matt Reeves, J.J. Abrams sale così sul ponte di comando dell'Enterprise per ben due volte (con Star Trek del 2009 e Into Darkness – Star Trek del 2013), e si concede un intermezzo di lusso con il Super 8 con il quale, anche in veste di sceneggiatore, omaggia il cinema spielberghiano della Amblin dei primi anni Ottanta.
È con questo biglietto da visita, cui si aggiunge anche la pubblicazione di un romanzo intitolato “S. La nave di Teseo”, che J.J. Abrams arriva ad ottenere, dopo un primo, tattico rifiuto, la regia, la sceneggiatura e la produzione del film-evento di questi primi anni del Terzo Millennio, Star Wars: Il risveglio della Forza, la rinascita cinematografica della serie nata da George Lucas che ha rivoluzionato la storia del cinema e creato fenomeni di fandom senza precedenti e mai uguagliati. | |
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