| | All'anagrafe: Sacha Noam Baron Cohen |
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Etą: 53 anni | Data di nascita: 13/10/1971 | Segno Zodiacale: Bilancia | Luogo di nascita: Londra, Gran Bretagna | | |
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| Sacha Noam Baron Cohen nasce a Londra il 13 ottobre 1971, terzo di tre figli maschi, da madre ebrea israeliana di origine tedesca e padre di discendenza est europea. Dopo il diploma a Londra studia storia alla prestigiosa università di Cambridge, dove si laurea nel 1993 a pieni voti. Dopo gli studi il giovane Sacha mette a frutto per un periodo il suo bell'aspetto lavorando come modello per varie riviste di moda (la sua conoscenza dell'ambiente gli servirà di base per il personaggio di Bruno) e a inizio anni Novanta è titolare di una trasmissione settimanale su una tv satellitare. Nel 1995 risponde al casting per un nuovo conduttore inventandosi il personaggio di Kristo, un reporter albanese, diretto precursore di Borat. Nel 1996 presenta un programma per ragazzi e ottiene un ruolo in una pubblicità di patatine. Studia clownerie a Parigi, all'Ecole Philippe Gaulier.
La prima apparizione cinematografica è nella commedia inglese del 2000 The Jolly Boys' Last Stand, ma la notorietà gli arriva col personaggio di Ali G creato nel 1998 per The 11 O'Clock prima e nello spinoff Da Ali G Show due anni dopo (nel 2001 vince il BAFTA per il programma). Nelle vesti del cafone e volgare gangsta rapper intervista personaggi noti e politici, che, ignari di avere di fronte un attore, lo credono inizialmente un tecnico e restano spiazzati dalle sue insensate domande, producendo col loro evidente imbarazzo effetti comici irresistibili. Nel 2002 Ali G arriva anche al cinema, in un film di finzione poco riuscito dove compare anche Borat, già introdotto nello show.
Nel 2005 presta per la prima volta la voce a re Julien in Madagascar (lo farà anche nei sequel) e l'anno successivo appare in Ricky Bobby con Will Ferrell. Il 2006 è l'anno del suo maggior successo, che gli vale il Golden Globe e una nomination all'Oscar per la sceneggiatura: con Borat: Studio culturale sull'America a beneficio della gloriosa nazione del Kazakistan, si reca in America per chiedere in moglie Pamela Anderson e incontra privati cittadini e autorità nel ruolo provocatorio del giornalista kazako razzista, antisemita, arretrato e sessuomane. Come già succedeva con Ali G, a contatto con questo personaggio estremo spesso emergono i veri pensieri e sentimenti della gente intervistata, in alcuni casi assai peggiori di quelli espressi dalla sua identità fittizia. Baron Cohen inizia a concedere interviste e recarsi in show televisivi sempre e solo nei panni dei suoi personaggi ed è ospite dei programmi di Conan O'Brien e Jay Leno. Nel 2007 fa sentire la sua bella voce nel personaggio del barbiere Pirelli nel musical horror di Tim Burton Sweeney Todd. Nelle succinte vesti di Brüno Gehard, rutilante presentatore gay austriaco di un programma di moda, nel 2009 agli MTV Movie Awards per lanciare il film Bruno, scende come un angelo dal cielo sedendosi sulla faccia di Eminem che se ne va adirato (ma in seguito dichiarerà che era tutto combinato).
Nel ruolo del feroce ispettore di stazione appare poi in Hugo Cabret di Martin Scorsese. Ormai troppo riconoscibile per ingannare gli interlocutori coi suoi noti personaggi, crea nel 2012 una palese satira di Gheddafi nello spassoso Il dittatore, dove è l'Ammiraglio Generale Aladeen. Timorosi che il film possa suscitare l'ira del dittatore ancora in vita, i produttori sostengono che l'ispirazione è un libro di memorie del defunto Saddam Hussein. Con un lancio che disturba non poco l'Academy, l'attore si presenta sul red carpet degli Oscar nei panni del Generale con due amazzoni e un'urna contenente a suo dire le ceneri di Kim Jong II, che finisce per rovesciare. Nello stesso anno interpreta un altro musical cinematografico, il celebre Les Misérables, nel ruolo di Thénardier. Nel 2013 fa un'apparizione in Anchorman 2, seguìta tre anni dopo dall'action comedy con Mark Strong Grimsby – attenti a quell'altro e dalla parte del Tempo in Alice attraverso lo specchio. Nel 2010 ha sposato l'attrice israeliana Isla Fisher - conosciuta nel 2002 - che per poterlo fare si è convertita all'ebraismo e gli ha dato due figlie e un figlio. Insieme, il 28 dicembre 2015, hanno donato 500.000 dollari a Save the Children per un programma di vaccinazione dei bambini nel Nord della Siria e lo stesso ammontare all'International Rescue Committee che aiuta i profughi siriani.
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