| | All'anagrafe: Bérénice Bejo |
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Etą: 48 anni | Data di nascita: 07/07/1976 | Segno Zodiacale: Cancro | Luogo di nascita: Buenos Aires, Argentina | | |
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| Bérénice Bejo nasce a Buenos Aires, in Argentina, il 7 luglio del 1976. Suo padre è il regista Michel Bejo, mentre sua madre fa l’avvocato. A soli tre anni, la futura attrice si trasferisce in Francia insieme alla famiglia, che abbandona il paese natale per via della Guerra Sporca e va a vivere nella cittadina di Rambouillet, dove Bérénice frequenta il liceo e alcuni corsi di teatro, appassionandosi (certamente per l’influenza paterna) anche al cinema. L’esordio davanti alla macchina da presa avviene nel 1993 nel cortometraggio Pain perdu, a cui seguono piccole parti in diversi lungometraggi. Nel 2001 arrivano sia un ruolo ne La Captive di Chantal Akerman che il film americano con Heath Ledger Il destino di un cavaliere, nel quale la Bejo impersona la confidente del personaggio di Shannyn Sossamon.
Negli anni successivi, Bérénice Bejo comincia a farsi apprezzare dal pubblico francese e dalla stampa. Nel 2002 ottiene la nomination al Premio César per la migliore promessa femminile per 24 heures de la vie d’une femme (in cui interpreta una bella ragazza che rischia di mandare in tilt Michel Serrault), mentre nel 2004 è la protagonista femminile di Le grand rôle, commedia sul mondo degli attori.
Un anno fondamentale è per lei anche il 2006, perché segna la prima collaborazione - nello spy-movie OSS 117: Le Caire, nid d'espions - con l’attore Jean Dujardin e il regista Michel Hazanavicius, suo partner nella vita che le darà un figlio nel 2008 e una figlia nel 2011. Il secondo sodalizio fra i tre, che viene dopo le commedie romantiche Modern Love e Bouquet final, è il celeberrimo The Artist. Muto e in bianco e nero, il film conquista Cannes (dove Dujardin vince il premio per la migliore interpretazione maschile) e trionfa ai César (a Bérénice va il riconoscimento per la migliore attrice protagonista nel ruolo della star del cinema sonoro Peppy Miller). Non mancano neppure gli Oscar, che sono ben cinque.
Fra le opere del periodo successivo, vanno sicuramente ricordate la commedia Tutti pazzi per Rose, Il paradiso degli orchi (dal romanzo di Daniel Pennac) e Il passato, di Asghar Farhadi. Interpretando in quest’ultimo la giovane Marie, che vive a Parigi con due figlie e fa la farmacista, la Bejo conquista il premio per la migliore interpretazione femminile al Festival di Cannes, dove torna nel 2014 con The Search, altro film di Michel Hazanavicius (ambientato nella Cecenia del ’99) nel quale è il capo delegazione dell’unione Europea per i diritti umani.
L’anno seguente l’attrice recita nell’apprezzato The Childhood of a Leader, esordio di Brady Corbet pluripremiato alla Mostra del Cinema di Venezia. Viene presentato invece al Festival di Cannes, qualche mese più tardi, Fai bei sogni di Marco Bellocchio. Nell’adattamento del romanzo di Massimo Gramellini, il regista regala a Bérenice Bejo la parte della dottoressa Elisa, facendola duettare con Valerio Mastandrea.
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