Attore e regista. La sua carriera nel mondo dello spettacolo inizia alla fine degli anni 60, alternando la sua attività teatrale con quella di docente universitario. Al cinema approda nella prima metà degli anni '70 e da quel momento interpreta un gran numero di film per la regia di alcuni tra i maggiori registi polacchi tra cui Agnieszka Holland, Krzysztof Zanussi, Andrzej Wajda e Krzysztof Kieslowski. Con Wajda e Kieslowski collabora anche in qualità di assistente alla regia e nel 1994 esordisce dietro la macchina da presa con il film "Spis cudzolonic". Il suo secondo film, "Storie d'amore" (1997), ottiene diversi riconoscimenti internazionali ed è presentato in concorso alla Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, dove riceve il premio Fipresci, il premio la Navicella - Sergio Trasatti, l'Anicaflash e una menzione speciale dalla giuria dell'OCIC. Dal 1990 al 1996 è stato rettore dell'Accademia Nazionale del Teatro di Cracovia, dove è rimasto anche insegnante di recitazione. Nel 1998 gli è stato assegnato il Nastro d'argento europeo dal Sindacato Nazionale dei Giornalisti Cinematografici Italiani. Nel 1999, ancora a Venezia, "Sette giorni nella vita di un uomo", gli vale un'altra menzione speciale dell'OCIC (ex-aequo con "Diciassette anni" di Zhang Yimou). Alla Mostra di Venezia del 2005 riceve il premio "Sergio Trasatti - La Navicella" dell'Ente dello Spettacolo.