Attore. Si appassiona sin da giovanissimo al mondo del cinema quando, a soli 8 anni, si ritrova sul set del film "Il corsaro nero" di Amleto Palermi, tratto dal romanzo omonimo di Emilio Salgari. Deciso a inseguire il suo sogno, si iscrive al Centro Sperimentale di Cinematografia e, anche se il regolamento lo vieterebbe, prima del diploma - ottenuto nel 1952 - partecipa non accreditato ad alcuni dei film più importanti del nostro cinema: nel 1950 è il chitarrista Mommino in "Il cammino della speranza" di Pietro Germi che, due anni dopo, lo chiama per un piccolo ruolo in "Il brigante di Tacca del Lupo". Dopo il diploma, tra gli anni Cinquanta e i Sessanta, inizia per lui una fiorente carriera di caratterista. Per sua sfortuna, infatti, malgrado partecipi a un gran numero di film - tredici soltanto nel 1961 - attraversando tutti i generi, dallo spaghetti western alle commedie rosa, non riesce a ottenere un ruolo da protagonista. Nel 1954 Luchino Visconti lo chiama nel cast di "Senso", mentre l'anno successivo è ne "Lo scapolo" di Antonio Pietrangeli e nel 1956 in "Mio figlio Nerone" di Steno. Nel 1955 torna a lavorare con Germi per "Il ferroviere", nel 1958 Mario Monicelli lo sceglie tra i personaggi di contorno di "I soliti ignoti", mentre due anni dopo è sul set di "Rocco e i suoi fratelli". Nel corso della sua carriera lavora anche con Carmine Gallone per "Cartagine in fiamme"(1959), con Mario Camerini per "I briganti italiani"(1961), con Pier Paolo Pasolini per "Accattone"(1961) e "Il Vangelo secondo Matteo"(1964) e con Francesco Rosi per "Le mani sulla città"(1963). Nel 1976, dopo una piccola partecipazione al "Gesù di Nazareth", film televisivo firmato da Franco Zeffirelli, decide di abbandonare la recitazione per tornare un'ultima volta davanti alla macchina da presa nel 2000 per il film TV "Padre Pio: tra cielo e terra" di Giulio Base. Muore a Roma all'età di 88 anni.