| TRAMA: Nella stessa cella di un carcere sudamericano la direzione ha posto Luis Molina, un omosessuale condannato per violenza su di un minorenne ed un politico, Valentin: un giornalista militante di sinistra, invano sottoposto a torture. Lo scopo è di farlo parlare, per poter procedere ad arresti di altri elementi eversori. Molina, per far passare il tempo, racconta al suo compagno di cella la trama di immaginari film anni '40, dove una affascinante donna (nella quale egli si identifica totalmente) è amante di efebici, biondissimi ufficiali delle SS. Poco a poco tra i due uomini si stabilisce una certa amicizia e Valentin, gradualmente affascinato dalle descrizioni di Molina, gli racconta qualcosa della propria vita, ivi compreso il suo rapporto di amore con Maria, una ragazza dell'alta borghesia. Malgrado, però, che i suoi ideali rivoluzionari si vadano affievolendo, nessun nome esce dalle labbra del prigioniero, anche se il tentativo di avvelenamento con cianuro nello scarso cibo, operato dalla direzione del carcere, sia stato disposto nell'intento di farlo tradire. Molina è del tutto al corrente di quanto procede: gli è stato promesso il rilascio condizionato, purché riesca ad avere la meglio su Valentin. Molina continua ad irretire Valentin con le sue fantasticherie e le sue premurose attenzioni: così, nella notte che precede la dimissione dallo squallido carcere, ha un rapporto con il compagno, il quale gli confida il numero telefonico dei suoi amici di fuori, affinchè ad essi possa pervenire un messaggio. Tuttavia, la liberazione di Molina altro non era che uno stratagemma della polizia: non appena l'uomo avrà telefonicamente concordato il luogo del contatto, ove arriva tallonato dagli agenti dei servizi segreti, saranno proprio gli amici di Valentin a fulminarlo, nel timore di essere scoperti ed arrestati. |
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