Cast: Tony Shalhoub, Embeth Davidtz, Matthew Lillard, Shannon Elizabeth, Rah Digga, F. Murray Abraham, J.R. Bourne, Shawna Loyer, Xantha Radley, Shayne Wyler, Kathryn Anderson, Alec Roberts
TRAMA
TRAMA: I 13 Spettrii è un film horror del 2001 diretto da Steve Beck.
Nel prologo del film, il cacciatore di fantasmi Cyrus Kriticos (F. Murray Abraham) e il suo assistente Dennis Rafkin (Matthew Lillard) guidano una squadra di acchiappafantasmi all’interno di una discarica di auto usate allo scopo di catturare uno spirito.
Durante il combattimento la squadra viene decimata ma Cyrus, prima di morire, riesce comunque a catturare il suo dodicesimo fantasma.
Dopo il prologo, l’azione si sposta su Arthur Kriticos (Tony Shalhoub), un uomo profondamente in crisi: sei mesi prima ha perso la moglie Jean in un incendio, in cui è andata distrutta la casa di famiglia e tutto quanto loro possedevano.
Rimasto solo con i suoi figli, Kathy (Shannon Elisabeth) e Bobby (Alec Roberts), Arthur è frustrato dallo stato di assoluta indigenza in cui è piombata la sua famiglia. Lo aiuta la baby sitter Maggie (Rah Digga), rimasta a occuparsi dei bambini dopo la scomparsa della loro mamma.
Un giorno Arthur riceve la visita dell’avvocato Ben Moss che lo informa della morte di un suo zio eccentrico, Cyrus Kriticos. Essendo il suo unico nipote, Arthur è l’unico erede dell’intero cospicuo patrimonio dello zio.
Arthur, i figli e la baby-sitter Maggie seguono entusiasti l’avvocato per vedere la loro nuova casa, che si rivela essere quanto mai originale. Costruita interamente in vetro e acciaio, la dimora è una scintillante meraviglia dell’architettura moderna. Le pareti sono fatte di vetri infrangibili e insonorizzati sui quali appaiono delle frasi in latino e, inoltre, esistono degli strani meccanismi che fanno muovere i tramezzi.
In casa, durante il sopralluogo, Arthur nota la presenza di uno strano individuo che dice di essere lì per controllare che sia tutto a posto con l’impianto elettrico. L’uomo è in realtà Dennis Rafkin, il sensitivo che aiutava Cyrus a catturare i fantasmi. L’entusiasmo per la ritrovata serenità è destinato a dissolversi molto presto.
Rafkin rivela che lo zio Cyrus era un cacciatore di fantasmi e che ha imprigionato dodici anime dannate nei sotterranei della casa.
Nel frattempo l'avvocato Ben Moss, che li ha accompagnati a prendere possesso della casa, innesca inavvertitamente il meccanismo che chiude ermeticamente ogni via d'uscita dell’edificio e che libera i fantasmi, mettendo così in serio pericolo le vite dei Kriticos.
Arthur è chiaramente scettico e non crede al racconto di Dennis fino al momento in cui i suoi due bambini spariscono. Immediatamente Arthur e Dennis si affannano nella ricerca dei bambini, muniti di speciali occhiali trasparenti che consentono di vedere i fantasmi. In loro aiuto interviene una donna misteriosa, Kalina Oretzia (Embeth Davidtz), una medium che sostiene di essere entrata in casa attraverso un'apertura. Kalina aiuta Arthur a salvare Bobby e Kathy e poi rivela ai presenti una verità agghiacciante sulla dimora.
Kalina racconta che Cyrus aveva scoperto una leggenda a proposito di una certa macchina, l'Occhio dell'Inferno, progettata dal diavolo e alimentata dall'energia di tredici defunti. Una volta completata la schiera degli spettri necessari, la macchina consentirebbe di vedere passato, presente e futuro a chiunque fosse in grado di attivarla, conferendogli il dominio assoluto sul mondo.
La casa è proprio l’involucro di quella macchina e, secondo il racconto della donna, l’unico in grado di distruggere il dispositivo infernale sarebbe il tredicesimo spettro.
Quindi Kalina rivela ad Arthur che i suoi figli sono in grave pericolo e che l'unico modo per garantire la loro sopravvivenza è quello di offrire la sua anima in cambio. Se Arthur prenderà il posto del tredicesimo fantasma, il suo sacrificio in nome dell’amore paterno annienterà tutto il male contenuto nell’Occhio dell’Inferno, spegnendolo. Ma nulla è come sembra. Neanche la morte di Cyrus, che ha simulato la propria scomparsa per attirare Arthur in quella casa maledetta con l’intenzione di portare a compimento il proprio piano diabolico.