| TRAMA: In un albergo di Mosca, il direttore Igor Tataiev ha riservato a sé, a Natacha, la seducente moglie, ed alla figlia ben cinque camere lussuosamente arredate e poi vive, tollerante e partecipe, dei mille maneggi e intrallazzi riconnessi con il mercato nero, grazie anche alla amichevole e non disinteressata protezione del Ministro Alexeiev. In questo albergo giungono il suo frenetico cognato Jouri, deciso a far partire per l'America Tatiana, la fidanzata (una cantante-rock alla moda) e i di lei genitori (sono ebrei della provincia ed il professore è caduto in disgrazia); poi Boris Pikov, un pignolissimo ispettore che, su mandato del Partito, deve controllare conti e ricevute dell'albergo e, non bastasse, il KGB, sulle piste dei fuggiaschi. Dalla situazione nascono vicende tragicomiche, con corse improvvise e spericolate, espedienti ingegnosi, nel quadro della più languorosa musica tradizionale, che l'orchestrina dell'albergo alterna, straziandola, a ritmi moderni, curiosamente danzati da austeri burocrati, da generali alticci e imponenti matrone. Tataiev, pur sbuffando e imprecando contro parenti ed agenti, tra un buon cuore e si mobilita all'estremo, correndo i suoi rischi. Dopo molte vicissitudini, Igor e sua moglie si trasferiscono in un paese occidentale come gestori di un elegante locale; gli emigranti trovano una sistemazione in Israele, il KGB in larga misura e sconfitto da insuccessi e beghe interne ed il controllore viene mandato e rieducarsi in un duro campo di lavoro. Quanto a Tatiana e ad Jouri, essi si amano ed amano la Russia: le canzoni ed il successo che la loro organizzazione riporta tra i giovanissimi scatenati dal rock li hanno trattenuti in Patria. |
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