| TRAMA: Vi si narra delle sfide e lotte furiose fra due schiatte di principi (cinque per parte), poi divenuti sovrani di grandi regni. I primi (i Pandava), figli di un re cieco e di una regina (Gundhari), che già da promessa sposa si era bendata per sempre gli occhi onde amare ancora di più il consorte infelice; gli altri (i Kaurava), figli di un'altra donna (Kunti). Nel primo gruppo primeggiano Arijuna, Khrisna l'illuminato e Dhritharashtra; nel secondo Kama il bastardo, che tutti chiamano "il figlio del carrettiere". La vicenda è raccontata da un narratore vegliardo ad un adolescente, affinchè questi apprenda dai miti a riconoscere e rispettare le proprie radici, e ciò mentre uno scriba ne verga su di un librone i vari momenti. Gli anni e i decenni passano tra lotte per il Potere, esilî durissimi (Arijuna e i suoi fratelli, perdenti in una tesa partita a dadi, giocata con gli avversari e poi banditi in lande selvagge), nonchè la vendetta di costoro, fino allo scontro finale. Sarà un feroce massacro, nel corso del quale Kama e Arijuna si sfidano con le bighe e poi, impantanatosi il carro del bastardo, Arijuna, sempre esitante, cede alla imposizione di Khrisna di scoccare sull'avversario la freccia mortale. A racconto ultimato, il vegliardo consegna l'enorme libro al suo ascoltatore, affascinato dai miti, dai moniti profetici e dalle imprese di re e di eroi ed ora consapevole della potenza, della forza, ma anche della saggezza con cui il passato ereditato dalla propria gente si è arricchito attraverso secoli e secoli di avventura umana. |
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