| TRAMA: Daniela lavora presso la proprietaria di una galleria d'arte. E' una ragazza assai grassa, alquanto pasticciona, piena di vitalità e comunicativa ma troppo sognatrice. Vicino a Campo dei Fiori, dove abita con l'amica Luisa, tutti la conoscono e le vogliono bene. Portando al mattino i cornetti ad un gruppetto di immigrati, apprende con dolore che il suo diletto Mubu, un batterista senegalese, se n'è andato a Napoli per un ingaggio. Poi per telefono conosce un certo Michele, che vive con Massimo, un antiquario di anomale tendenze e, combinato un appuntamento a Piazza Navona, manda, inutilmente, avanti Luisa, (ma questa parte all'improvviso poichè è innamorata di un uomo sposato che vive a Milano). Daniela lo porta a ballare, ne parla in casa dei suoi come di un principe fiorentino con cui si è fidanzata e lo ospita in casa, dove in realtà nulla succede. Il giovanotto (fa l'elettricista) viene baldanzosamente posto a contatto con gente di cinema e di teatro che frequenta la galleria (un ambiguo regista lo mette addirittura alla prova per il ruolo di Macbeth), ma Michele non ha capacità e ogni cosa non riesce. Improvvisamente Daniela riceve due rivelazioni: è incinta di cinque mesi (il padre è Mubu) e Michele è un omossessuale (glielo ha dichiarato l'antiquario, presso il quale lei è andata a ritirare lo scarso bagaglio di Michele, dato che questi è stato licenziato). Ma Daniela (licenziata lei pure, avendo combinato nella galleria un autentico disastro con i quadri di un maestro americano) non si perde mai d'animo: ospita definitivamente nel suo limitato alloggio l'elettricista tuttofare e spalanca la porta pure a Luisa, che ritorna delusa e più lamentosa che mai e a cui Michele riserva qualche attenzione concreta (altra sfortuna per Daniela). Poi torna Mubu, sempre in giro con una piccola band, perchè è nato il suo bambino, nero e ricciutello. E Daniela è felice: non solo non ha ceduto all'idea di abortire ed ora si coccola il pupo, ma a furia di chiacchiere e di improvvisazioni, è riuscita a far scegliere Michele per un film dei fratelli Taviani. Michele penserà a tutti e tre. |
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