| TRAMA: L'ingegnere Alexander, esperto in elettronica (ha completamente automatizzato la propria abitazione, a cominciare dalla fantascientifica cucina) viene invitato a illustrare alla televisione un micro computer, così piccolo da essere contenuto in una scatola. Per un banale scambio, per l'appunto, di scatole, Alexander mostra ai telespettatori, invece del calcolatore, un elefantino di pezza. E' questo il primo esemplare di quelle bestie che poi si troveranno sempre sulla sua strada. Infatti, per giungere a casa in tempo, avendo in cottura un'oca nel forno, l'ingegnere prende una scorciatoia occupata proprio da elefanti veri appartenenti a un circo, uno dei quali gli si siede, danneggiandola, sull'automobile. Questa, per fortuna, è ancora in grado di muoversi, per cui Alexander può riprendere la sua strada; quand'ecco, insospettiti dalle condizioni della sua vettura, lo fermano due poliziotti che non credendo alla storia dell'elefante lo portano con loro per controllare se è ubriaco; ma poiché l'ingegnere si rifiuta e fa resistenza lo conducono in una clinica per alienati. Qui viene tenuto d'occhio come un raro esemplare di studio da direttore e dalla sua prosperosa assistente. Mentre la moglie e un suo amico credono a una sua astuta trovata per non confessare l'infrazione stradale che ha commesso imboccando un percorso vietato, l'ingegnere si studia di evadere ma inutilmente. Su consiglio di un compagno di manicomio tutt'altro che matto, Alexander finge allora di assoggettarsi volentieri alle cure psicanalitiche del direttore, dichiarando che effettivamente gli elefanti li ha anche portati con se in clinica. Finalmente, dopo una serie di intensi trattamenti, Alexander è dichiarato guarito e può così uscire. Ma non sono finiti i suoi guai: la polizia lo ferma nuovamente, questa volta per contestargli, su denuncia del proprietario, l'investimento dell'elefante incontrato su questa sciagurata scorciatoia. |
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