Cast: Nigel Hawthorne, Helen Mirren, Ian Holm, Rupert Graves, Amanda Donohoe, Rupert Everett, Julian Rhind-Tutt, Julian Wadham, Geoffrey Palmer, Jim Carter, Charlotte Curley, Anthony Calf, Selina Cadell, Roger Hammond, John Wood, Cyril Shaps
TRAMA
TRAMA: Nel 1788, Giorgio III, avveduto e prolifico (15 figli) sovrano d'Inghilterra, ha diversi problemi che lo amareggiano: la perdita delle colonie americane, il potere accresciuto della Camera dei Lord, l'inettitudine e l'invidia del figlio maggiore, il Principe di Galles, per di più con un'amante cattolica che ha sposato clandestinamente. Quando il padre comincia a dare segni di squilibrio mentale, il giovane è pronto a destituirlo e farsi eleggere reggente dal Parlamento, tenuto a stento a freno dal ministro Pitt. Ma il principe escogita un tranello per mettere alla berlina il padre in pubblico: un concerto a palazzo dove il monarca si sostituirà al maestro con grande sconcerto degli astanti. Le pazzie del sovrano si susseguono al punto che vista l'incapacità dei medici di corte, Pitt consulta un medico, Willis. Questi porta il re nella sua clinica in campagna dove lo sottopone ad un regime dietetico e disciplinare severo che trova ferma opposizione nei colleghi londinesi. Il protrarsi della malattia acuisce le brame del principe, che deve subire il ricatto di lord Fox, che ha le prove del suo matrimonio e chiede nel caso di una destinazione regale il posto di Pitt, il quale nonostante i suoi sforzi vede diminuire i sostenitori di re Giorgio. Frattanto la regina Carlotta riesce ad avere un colloquio col re, che comincia a migliorare. Quando Fox lo va a trovare, lo vede in giardino che recita Re Lear, e lo invita a partecipare alla lettura. Dal tono del sovrano il ministro capisce che il re è guarito e senza frapporre indugi lo fa salire in carrozza per portarlo in Parlamento dove la sua destituzione sta per essere votata. L'arrivo del monarca ed il suo discorso convincono i Pari che, entusiasti, lo acclamano. Davanti ai sudditi la famiglia reale fa gruppo poiché il re Giorgio III vuole che essa appaia unita negli affetti e sorridente alla folla in tripudio.