Cast: Astrid Allwyn, Edward Arnold, Jean Arthur, Beulah Bondi, Jack Carson, Harry Catey, Ruth Donnelly, William Demarest, Porter Hall, H.V. Kaltenborn, Guy Kibbee, Grant Mitchell, Thomas Mitchell, Eugene Pallette, Claude Rains, James Stewart, H.B. Warner
TRAMA
TRAMA: Mr. Smith va a Washington è un film del 1939 diretto da Frank Capra.
Alla notizia dell'improvvisa morte del senatore Sam Foley, il governatore Hubert Hopper (Guy Kibbee) si trova a dover trovare con urgenza una persona che ne prenda il posto al Congresso degli Stati Uniti.
La selezione viene influenzata da Jim Taylor (Edward Arnold), un politico corrotto, promotore del progetto di una diga che frutterebbe dei lauti guadagni a un gruppo di finanzieri e di politicanti senza scrupoli, tra cui lo stesso Taylor.
La scelta cade su Jefferson Smith (James Stewart), un capo boy scout ingenuo e onesto, che la lobby corrotta pensa di poter facilmente manipolare in quanto estraneo alla politica. Arrivato nella Capitale, Smith viene preso sotto l'ala protettiva del senatore Joseph Payne (Claude Rains), che è stato il migliore amico di suo padre. Purtroppo Smith ignora che Payne è uno dei politici corrotti collusi con Jim Taylor e che è coinvolto nell’affare della diga.
Nel frattempo Smith fa la conoscenza della sua segretaria Clarissa Saunders (Jean Arthur), una ragazza che gli anni di lavoro a contatto con i giochi di potere dei maneggioni della politica hanno reso cinica e disillusa.
Accusato dalla stampa di essere impreparato a coprire la carica di senatore, Smith chiede consiglio a Payne che gli suggerisce di preparare una proposta di legge con cui dimostrare pubblicamente la sua competenza. Allora Smith propone una legge che autorizzi un prestito del governo federale per acquistare un terreno nel suo stato d'origine, con lo scopo di realizzare un campo nazionale per ragazzi.
Il prestito verrà poi estinto grazie alle donazioni dei giovani di tutta America. Purtroppo Smith ignora che l’area in questione corrisponde al terreno sul quale dovrebbe sorgere la diga oggetto delle mire degli affaristi.
Smith presenta la proposta in aula e subito la sua popolarità comincia a crescere, tanto che nel suo ufficio in breve tempo affluiscono numerosissime lettere d’incoraggiamento e cospicue donazioni, come previsto dalla legge. Mentre Clarissa comincia a invaghirsi di Smith, conquistata dalla sua indole idealista e incorruttibile, Taylor e i suoi compagni cercano di ostacolarlo con ogni mezzo.
Durante una seduta in senato, si compie la vendetta dei politici corrotti. Smith è accusato di aver acquistato il terreno destinato alla colonia per ricavarci dei guadagni personali e, davanti a un falso atto di cessione, non riesce neanche a difendersi.
Gli affaristi lo accusano di disonestà e propongono la sua espulsione dal Senato. Affranto e disilluso, Smith si appresta a lasciare Washington, ma viene raggiunto da Clarissa. La ragazza, ormai innamorata di Smith, lo incoraggia a proseguire…