| TRAMA: Felice Manetti, un povero diavolo, sempre disoccupato, vagabondo, viene ingiustamente accusato d'aver rubato un organetto. Lo salva la testimonianza di uno sconosciuto, Gaetano, che intimidisce i giudici, spacciandosi per partigiano. In realtà è un lestofante, che vive d'espedienti, valendosi anche, a tempo e luogo di tessere false. Felice fa per caso la conoscenza di una giovane venditrice di sigarette. Costei, il cui marito è dato come disperso, prende felice per un ricco industriale. Felice se ne innamora e colma d'attenzioni lei e il suo piccolo, a spese di Gaetano che fa quattrini a forza d'imbrogli. Felice trova lavoro in un calzaturificio; ma per sfuggire alle persecuzioni dei compagni si finge sovversivo, e viene scacciato. Ciò provoca uno sciopero politico, ma Felice finisce in galera. Quand'esce, dopo sei mesi, apprende che il marito della sigaraia è tornato: il breve idillio platonico dunque è finito. Gaetano gli procura un vecchio organetto, col quale si mette a girare. Ma l'organetto suona soltanto inni fascisti, e Felice per sottrarsi all'indignazione della folla, deve scappare con Gaetano nell'automobile, che questi ha rubato; mentre si profila, non lontano, un nuovo arresto. |
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