TRAMA: Giuseppe Musolino, giovane carbonaio calabrese, fa la corte alla bella Mara; ma il padre di lei vorrebbe che sposasse Don Pietro, capo della mafia. Il giorno della festa del paese, Musolino ha una violenta lite con Don Pietro: verso sera questo viene assassinato. Musolino è del tutto estraneo al delitto, dovuto alla mafia: malgrado questo, il giovane carbonaio viene arrestato e processato. Le deposizioni di tre testimoni falsi lo fanno condannare a ventun'anni. Evaso dal carcere dopo due anni, Musolino uccide durante una processione, uno dei testimoni, poi fugge sui monti: qui lo raggiunge Mara. La vendetta non e ancora completa: un altro dei suoi accusatori deve pagare il fio. L'ultimo dei testimoni falsi è un medico, che però viene risparmiato da Musolino. Braccato non soltanto dalla polizia, ma anche dai sicari assoldati dal vero assassino, Musolino decide di tentare la fuga all'estero insieme a Mara, ch'è incinta. Prima di partire vogliono confessarsi, ma si vedono negata l'assoluzione. All'uscita dal santuario, Mara viene uccisa per errore dall'uccisore di Don Pietro: Musolino la vendica, uccidendo, dopo una lotta corpo a corpo, l'assassino. Poi si costituisce ai carabinieri.