| TRAMA: Roberto e Rizieri, reduci dalla prigionia, prendono alloggio per una notte in una modesta locanda, bene accolti dalla bella ostessa. Accade che la donna e il di lei marito vengono assassinati: benché del tutto estranei al delitto i due reduci vengono arrestati, accusati d'omicidio e condannati a vent'anni. Roberto e Rizieri sono trasferiti nello stesso penitenziario: Rizieri tenta inutilmente di evadere e resta ferito nel tentativo. Nella cella di Roberto è rinchiuso anche un violento malandrino, detto il "Maremmano", che sconta una condanna a venti mesi di carcere. Costui è il vero assassino dell'ostessa, che, sotto l'influenza dell'alcool, ha ucciso, insieme al marito, dopo aver tentato di usarle violenza. Messo dal caso di fronte ai due innocenti, che soffrono per causa sua, il Maremmano si sente attanagliare dal rimorso, che lo spinge a confidare la sua colpa, sotto il vincolo della confessione, al cappellano. Consigliato dal sacerdote ad assumere coraggiosamente le proprie responsabilità, il delinquente esita; ma quando vede Roberto adoperarsi perché egli, malgrado il suo contegno violento, possa usufruire del condono, la coscienza non gli lascia più tregua. Appena uscito di prigione, vi ritorna spontaneamente per dichiararsi colpevole dell'assassinio imputato ai due innocenti. |
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