| TRAMA: Edoardo Lavigne, un pittore che si trova agli inizi della sua carriera artistica, convive con Giuliana Lefevre, detta Julie, e decide di sposarla. Ma l'intervento di suo padre, che minaccia di diseredarlo, lo induce a lasciare l'amica e tornare a casa. Il padre ha una fabbrica di chiodi: Edoardo si dedica all'industria paterna, si sposa ed ha un figlio, cui dal nome Jean. Egli lascia libero il figliolo di seguire la propria vocazione; e Jean decide di continuare l'industria del nonno e del padre. Divenuto vecchio, Edoardo si chiude in sè, rivivendo nel pensiero gli anni della giovinezza: morendo lascia Julie erede dei suoi beni. Messosi alla ricerca di Julie, Jean viene a sapere che è morta; ma fa la conoscenza di un'altra Julie, che vive con dei saltimbanchi. Questa, sarebbe la figlia della donna amata da suo padre, cui spetta l'eredità. Egli le propone una transazione, ch'ella rifiuta; e allora finge di esserne innamorato e la sposa. Da una lettera di Jean alla madre, Julie ha rilevato che soltanto l'interesse ha indotto il giovane a sposarla: la sera delle nozze avviene tra i due una franca e brutale spiegazione. Ella è in realtà la nipote della defunta Julie, ed ha acconsentito a sposare Jean solo per vendetta; vorrebbe ora il divorzio, ma Jean non glielo concede: vivranno insieme, anche se non si amano. Julie però non disarma: ella si studia in tutti i modi di dare molestia al marito, s'intromette negli affari e per poco non manda in rovina la fabbrica; invita i suoi amici saltimbanchi ad una festa, riuscendo a disgustare gli altri invitati. Dopo la festa Jean la invita a rinunciare a questa assurda guerra; ma la reciproca diffidenza impedisce una riconciliazione. Decidono ciascuno per conto suo, di andarsene; ma un incidente fortuito costringe le due macchine a fermarsi contemporaneamente. Così s'incontrano di nuovo e comprendono che non solo si amano, ma che si sono sempre voluti bene. |
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