TRAMA: L'uomo più universalmente stimato e ricerato di Fegarolo è il veterinario Goberti, al quale i suoi numerosi clienti, mentre affidano i propri animali, ricorrono spesso per avere qualche consiglio in questioni che riguardano la propria salute. Goberti però si guarda bene dall'invadere il campo riservato al medico. Ai clienti che vanno a lui consiglia di gettar via le medicine e di affidarsi agli agenti naturali: molto moto, aria aperta e tranquillità. Come prova l'esperienza, questi consigli sono ottimi e di sicura efficacia ma per il medico condotto, che viceversa è una giovane specialista, le conseguenze sono disastrose. La dottoressa non ha più niente da fare, e tra lei ed il veterinario hanno luogo sempre più spesso vivaci scambi di idee. Goberti però non è insensibile al fascino della giovane collega e vorrebbe aiutarla. A Fegarolo vive una contessa, signora anziana e danarosa, che dedica molte cure ai suoi animali domestici e fornisce ad un nipote scapestrato i mezzi per vivere allegramente in città. Lo scioperato aspetta con impazienza il momento, in cui, venuta a mancare la zia, egli sarà l'unico erede delle sue sostanze ed intanto le fa prendere numerose medicine di dubbia efficacia. L'intervento del veterinario, chiamato dalla contessa per curare il suo cagnolino, serve a scongiurare il pericolo di un'intossicazione da eccesso di medicinali. I saggi consigli di Goberti fanno ritrovare alla vecchia signora il gusto dell'esistenza mentre il nipote ne è indispettito e la dottoressa considera i consigli del veterinario come un'illecita intromissione. Se ne interessa anche l'Ordine dei Medici ma tutto questo non fa che accrescere il prestigio del veterinario, il quale riuscirà a far allontanare il perfido nipote, ed a stabilire con la dottoressa una stretta collaborazione.