Cast: Isa Danieli, De Mandiargues, O.E. Hasse, Alberto Lionello, Macha Meril, Lina Polito, Sibylle Pieyre, Georges Wilson
TRAMA
TRAMA: Protagonista del film è un vecchio benestante, ormai ottuagenario, che vive nella stanza di un appartamento borghese, ove abita anche la famiglia di suo figlio, Fabio, col quale i rapporti sono freddi, i colloqui aridi e meschini; la nuora, Elsa, è rispettosa ma estranea; solo con la nipotina i rapporti sono sereni, amorosi; mentre la giovane domestica è semplice e inconsciamente provocante. Il carattere del vecchio è difficile, testardo, reso insopportabile da un senso della solitudine che diventa rabbia di vivere, angoscia di vedersi vivere come un sopravvissuto, come un relitto, una mummia, mentre la morte con lentezza esasperante penetra coi suoi tentacoli in tutto il suo essere. Disperatamente il Vecchio si aggrappa ai ricordi della guerra combattuta in Spagna; evade fantasticamente, in un mondo semplice, arcaico, senza complicazioni, elementare nelle sue esigenze. Basta che si tolga gli occhiali acustici, perché il Vecchio ottuagenario si trovi su un monte, in un deserto di pietra carsica, ove in una capanna vive un suo coetaneo allo stato primitivo, col quale comunica più coi lunghi silenzi e mugolii che con le poche, smozzicate parole. Ma in quel mondo primitivo non c'è posto per un Vecchio borghese, con le sue complicate esperienze di vita. Disgraziatamente non cè' posto per lui neppure nella famiglia del figlio, poiché il Vecchio sa che la sua morte è attesa e quasi sospirata. Non gli resta allora che prepararsi a una fuga senza ritorni, dopo aver cancellato le tracce della sua esistenza. Difatti nelle ultime scene il Vecchio è solo una macchia nera, che spicca sulle nude pareti della stanza imbiancata. Ormai è pronto a raggiungere il vecchio compagno della montagna, agonizzante, per trovarsi insieme in un deserto eterno.