| TRAMA: Giuseppe Cicerchia, separato dalla moglie Iolanda, noto alla polizia per una serie di piccoli reati connessi con i mezzucci di cui si serve per vivere, si è impiantato da tempo nel montano paese di Busolone ove, basandosi sulla dabbenaggine dei paesani funge da mago-intermediario con un presunto S. Pasquale nel cui nome prescrive ricette amorose alle donne in un modo o nell'altro insoddisfatte. Tra le sue funzioni c'è anche quella di soddisfare di persona. Suoi nemici sono il concorrente Mago di Bagnacavallo, rappresentante di S. Costantino I, che finisce sfracellato al suolo durante un'esibizione di lievitazione dal campanile; e Don Gervasio, il parroco dei paesello. Sarà costui, servendosi di un cognato attore e della sua compagnia di baccanti, a inscenare delle beffe che costringono il "Femminario" - soprannome del Cicerchia - a fare atto di penitenza pubblica e a esulare con il Muto e con l'indemoniata. |
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