| TRAMA: Morto il suocero a suon di lupara, il barone siciliano Mimì Galluzzo potrà goderne l'eredità a due condizioni: che la propria moglie, Rosalba, accetti il testamento; che si ritrovi tra le carte del defunto, e venga consegnato ai suoi "amici" mafiosi, un documento che li compromette. Mentre, però, il prezioso "dossier" si trova, in realtà, nelle mani di un'avida vedova, donna Maria, disposta a cederlo solo se Mimì la sposerà, Rosalba, ossessionata dalla mancanza di un figlio, improvvisamente impazzisce, o finge d'impazzire. Consigliato da donna Maria, di cui è diventato l'amante (ma nella sua vita sentimentale c'è anche una spogliarellista) don Mimì tenta, con l'ausilio dell'amico Langatta, impresario di pompe funebri, e di un infermiere della clinica in cui Rosalba è stata ricoverata, di liberarsi della moglie. Si trova, invece, pur senza aver raggiunto il suo scopo, coinvolto in una oscura serie di delitti che gli farà perdere la ragione. In compenso, grazie a Langatta, la rinsavita Rosalba diviene finalmente madre e suo sarà il cospicuo patrimonio paterno. |
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