TRAMA: Al comando di un generale cocainomane, che alloggia in un lussuoso palazzo mascherato da baracca, in compagnia di un pupazzo che raffigura Carlo Marx; di un capitano omosessuale sempre a caccia di reclute con gli occhi azzurri; e di un sergente tanto violento quanto stupido (le bombe a mano gli scoppiano sempre addosso), uno strampalato reparto dell'esercito germanico si prepara a combattere un'inutile guerra. Indisciplinati (interpretando a modo loro il regolamento, sfilano seminudi; sbeffeggiano gli ufficiali; si mutilano per marcar visita), drogati e frustrati sessualmente, i soldati raggiungono finalmente il fronte, dove, naturalmente, il loro incredibile comportamento non muta (uccidono perfino, per errore, il loro cappellano, che la notte di Natale sarà sostituito dal generale in persona). Nel bel mezzo della guerra giunge dall'aldilà, inviato da Dio (il quale, rivela il messo, è una donna) il Milite Ignoto francese, con un messaggio per i combattenti destinato a por fine a quello e a tutti i conflitti. Sarà il Papa, con un ostia avvelenata, a uccidere l'incomodo inviato di Dio. Generale e capitano esultano: la guerra continua.