| TRAMA: L'antefatto. Un gruppo di ragazzi e ragazze organizza un party, durante il quale i nuovi iscritti ad un college dovranno pagare lo scotto della loro iniziazione. Ma lo scotto in questione sarà ben a caro prezzo per uno di loro, forse più fragile e timido degli altri: con la prospettiva di un elettrizzante momento di amore con Alina, di cui è innamorato, al ragazzo fanno trovare nel letto niente di meno che il cadavere di una sconosciuta (prelevato all'obitorio). Dal macabro scherzo il malcapitato trae, anziché il bacio (di una morta), un vero trauma psichico. Tre anni dopo, la stessa tumultuosa combriccola noleggia un treno speciale, a bordo del quale trascorre fra canti e bisbocce la fine dell'anno. Anche questa volta, gli anziani (tra i quali sono i quattro o cinque organizzatori della bravata precedente) intendono divertirsi alle spalle delle matricole. Doc, il capo del gruppo, ha voluto che tutti si portassero costumi e maschere. E' stato perfino ingaggiato un mago che, con la sua assistente, intrattiene tutto il gruppo. Senonché, strani e raccapriccianti delitti cominciano a turbare l'allegra baldoria. I cadaveri orrendamente seviziati si susseguono. Doc stesso viene soppresso e così due innocenti macchinisti. Mentre il treno continua a correre pilotato da personale di fortuna, l'esterrefatto conduttore prende in mano la situazione, ormai marcata dal panico, coadiuvato da Alina, unica superstite del fatale gruppetto e per ciò terrorizzata oltre ogni dire. Sarà proprio lei ad ingaggiare una furibonda lotta con lo spietato criminale, che tuttavia nessuno è riuscito ancora ad individuare nel clima di generale sospetto, dato che egli sembra osservare uno strano rituale, agendo sempre mascherato e, anzi usando le maschere delle proprie vittime. Solo quando il treno è a pochi chilometri da una stazione, Alina avrà la forza di uccidere l'assassino, il quale altri non è che la seducente assistente del mago (naturalmente, soppresso anche lui), o meglio uno studente, travestito da donna: proprio lui, la sfortunata vittima di quel pessimo scherzo, ormai un infelice psicopatico, travolto da un raptus morale. |
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