TRAMA: Avendo appena concluso gli studi e attendendo l'assegnazione di un posto come magistrato, Giovanni, che vive a Milano, viene mandato da suo padre Sergio a San Gimignano dove potrà seguire il passaggio di proprietà di una vecchia casa colonica e nello stesso tempo godersi una meritata vacanza. Il giovanotto incontra casualmente Eugenia, una laureata in antropologia che si è dovuta accontentare di un impiego burocratico presso il municipio di Firenze ma che cerca ugualmente una realizzazione personale dedicando il tempo libero al teatro nelle strade e nelle piazze della cittadina toscana. L'amore che nasce immediatamente tra i due non cancella quello della ragazza verso Enzo, al quale è legata già da quattro anni. Enzo, un perito agrario disoccupato, giunge poco dopo a San Gimignano per tentare una "comune" agricola che fallirà per le reazioni dei padroni. Il triangolo che così si è formato si dimostra precario dal punto di vista sentimentale e anche dal punto di vista professionale: Giovanni ha ottenuto il posto presso il Palazzo di Giustizia di Milano, ma vi annaspa irrequieto; Eugenia; viene osteggiata nel suo innocente lavoro di teatrante; Enzo; coinvolto in una sparatoria, vive nel timore di un arresto. Eugenia, allora, decide di andare in Algeria come insegnante presso la colonia degli Italiani; ed Enzo la seguirà per evitare le persecuzioni politiche. Giovanni, accorso in Toscana, si sente smarrito per le due partenze e, morso dal cane idrofobo di Eugenia, rifiuta le cure del padre e della madre Giuliana, accorsa al suo letto, e si lascia morire.