| TRAMA: Salvatore Vaccagnino un giovane avvocato di Maddà, legge su un rotocalco femminile - nella rubrica di corrispondenza tenuta da un sacerdote - la lettera, naturalmente anonima, di una sua concittadina, che confessa d'aver tradito il marito. Sicuro della fedeltà di sua moglie Rita (che egli, però, non ricambia poichè ha un'amante a Roma) Salvatore convoca i più rispettabili cittadini di Maddà, chiamati in causa da un particolare della lettera, divertendosi a suscitare il dubbio (per alcuni più che giustificato, anche se essi lo ignorano) sull'onestà delle loro mogli. A sua volta, però, mentre le affannose indagini intraprese per scoprire l'adultera non approdano a nulla, da una seconda risposta sulla rivista del sacerdote, Salvatore si convince che nemmeno sua moglie è fuori discussione. In un drammatico confronto con costei le rivela, per costringerla a confessare il proprio presunto tradimento, di avere un'amante che lo renderà padre. Rita, provandogli che la mancanza di figli, tra loro, è imputabile a lui, lo convince che è stata l'amica ad essergli infedele. Quando, impadronitisi di una risposta privata del sacerdote indirizzata alla misteriosa fedifraga, i notabili s'avvedono che nemmeno quella fornisce qualche indizio, decidono di abbandonare le indagini. Tutto, apparentemente, sembra tornare come prima fino a quando un fornitore di agrumi viene salutato calorosamente da un facoltoso commerciante: all'improvviso la moglie di questi, convinta che il marito, a conoscenza del tradimento, avesse finto di ignorarlo, perchè ciò gli consentiva di fare buoni affari con l'amante della moglie, confessa pubblicamente di essere lei l'adultera. |
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