TRAMA: Franco Adami, appartatosi in un casolare con Mirella, prostituta diciassettenne, in un momento di "raptus" la ferisce per ritrarla cosparsa di sangue sul corpo nudo; ma, fuggendo inorridito per la propria impresa, ne provoca la morte per dissanguamento. Denunciato da Garavino, un guardone che ha assistito alla scena ed è a sua volta fuggito inorridito, Franco viene malaccortamente difeso dall'avv. D'Orazio e rischia l'ergastolo. Contro l'assassino finisce per pesare notevolmente il quotidiano locale, diretto da Giorgio Tavani. A questo punto la difesa viene assunta dall'anziano e anticonformista avv. Montani che convince delle proprie tesi il Tavani conducendolo al Manicomio Giudiziario provinciale ove il Direttore illustra diversi casi di patologia criminale. Il nuovo atteggiamento del giornale e la linea di difesa del Montani, portano all'incriminazione di Franco per omicidio preterintenzionale e al suo ricovero in manicomio.