| | All'anagrafe: Massimo Troisi |
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Etą alla morte: 40 anni | Data di nascita: 19/02/1953 | Segno Zodiacale: Acquario | Luogo di nascita: San Giorgio a Cremano, Napoli, Italia | Data di morte: 04/06/1994 | Luogo di morte: Ostia, Roma, Italia |
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| Attore e regista. Figlio di Alfredo Troisi, ferroviere, e Elena Adinolfi, cresce in una famiglia numerosa, con i quattro fratelli, i nonni, gli zii e cinque cugini. Studia per prendere un diploma da ragioniere, ma già a quindici anni mostra la sua passione per la recitazione e inizia a esibirsi presso il Teatro Spazio Zero di S. Giorgio a Cremano. E' qui che incontra Lello Arena, Enzo Decaro, Valeria Pezza e Nico Mucci con cui tra la fine degli anni '60 e i primi '70 forma il gruppo teatrale I Saraceni. Successivamente, con Arena e Decaro fonda il gruppo cabarettistico La Smorfia con cui, dopo una lunga gavetta fra i teatri dell'hinterland partenopeo, si afferma ad alto livello grazie alla radio prima - "Cordialmente insieme" - e in televisione poi. Il trio è tra gli ospiti fissi del programma "Non Stop" (1976) di Enzo Trapani e in seguito fa parte della schiera dei giovani astri nascenti della comicità italiana protagonista della trasmissione "Luna Park" (1979). Dopo lo scioglimento della Smorfia, Troisi esordisce nel cinema con "Ricomincio da tre"(1981), di cui è autore, regista e protagonista, che gli vale i David di Donatello come miglior film e miglior attore. Dopo il parziale fallimento di "Scusate il ritardo" (1982), torna al successo nel 1985, in coppia con Roberto Benigni, in "Non ci resta che piangere". Da regista firma altri due film, "Le vie del Signore sono finite" (1987) e "Pensavo fosse amore, invece era un calesse" (1991). E' stato anche interprete di tre film di Ettore Scola - "Splendor" (1988), "Che ora è" (1989, Coppa Volpi ex-aequo con Marcello Mastroianni alla Mostra del cinema di Venezia) e "Il viaggio di capitan Fracassa" (1990) - e inoltre "No, grazie, il caffé mi rende nervoso" (1982) di Lodovico Gasparini e Lello Arena, e "Hotel Colonial" (1986) di Cinzia Th Torrini. Il suo ultimo lavoro è l'interpretazione di "Il Postino", di Michael Radford, per cui viene candidato, postumo, all'Oscar come miglior attore protagonista. Il film riceve altre tre nomination - miglior film, miglior regia e miglior sceneggiatura non originale - e vince l'Oscar per la miglior colonna sonora. Sofferente di disturbi cardiaci fin dall'infanzia (era infatti già stato operato ad Houston, nel Texas, grazie ad una colletta della popolazione di San Giorgio a Cremano), mentre è in attesa di un trapianto, muore poco dopo la fine delle riprese del "Postino" per un attacco cardiaco. E' stato legato sentimentalmente ad Anna Pavignano con la quale ha avuto anche un sodalizio artistico durato fino alla sua morte. Per la sua relazione con Clarissa Burt per cui è entrato in rotta di collisione con Francesco Nuti. La sua ultima compagna è stata Nathalie Caldonazzo. | |
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