| | All'anagrafe: Robert Siodmak |
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Etą alla morte: 72 anni | Data di nascita: 08/08/1900 | Segno Zodiacale: Leone | Luogo di nascita: DRESDA (Germania) | Data di morte: 10/03/1973 | Luogo di morte: LOCARNO (Svizzera) |
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| Regista. Il padre si trasferisce negli Stati Uniti, a Memphis, per commerciare pellicce quando Robert è ancora in fasce. Questo fatto alimenta l'errata convinzione che il regista sia nato a Memphis, come il fratello Curt. La sua infanzia è difficile a causa del carattere autoritario del padre che lo rinchiude in un collegio per i cattivi risultati scolastici. La madre, cacciata dal marito per infedeltà, muore all'età di 39 anni. Il padre ritorna in Germania dove il regista trascorre l'adolescenza. Terminati gli studi all'Università di Marburgo, diventa impiegato di banca. Nel 1925 si avvicina al cinema lavorando come traduttore di didascalie, aiuto-regista, montatore, sceneggiatore e attore. Nel 1929 esordisce come regista con il film "Gli uomini la domenica", un lungometraggio sperimentale con attori presi dalla strada. Di origini ebree, deve fuggire nel 1932 in Francia dove dirige opere di genere diverso. Nel 1940 giunge negli Stati Uniti dove comincia a lavorare con la Paramount e con la Universal, girando prevalentemente thriller, genere in cui lui dà il meglio di sé. Accoglie l'avvento del sonoro con entusiasmo, intuendone le enormi potenzialità. "La donna fantasma" del 1944 e "La scala a chiocciola" del 1946, sono i suoi due capolavori. Nel 1946 è la volta di "I gangsters", tratto dal racconto di Hemingway, che ottiene uno strepitoso successo di cassetta e una candidatura all'Oscar. Con "Il Corsaro dell'Isola Verde" (1951), il regista cambia genere portando sullo schermo il miglior film di pirati in chiave ironica che sia mai stato girato. Sarà questo il suo ultimo successo internazionale. | |
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