Attore. Studia recitazione presso l'Accademia d'Arte Drammatica di Parigi, dove, tra i suoi compagni, c'è la futura star del cinema francese Jean Paul Belmondo. Dopo il servizio militare, torna a Parigi e inizia a esibirsi presso i cabaret della Rive Gauche e con la compagnia teatrale Grenier-Hussenot. Il debutto cinematografico risale alla seconda metà degli anni '50 con una serie di interpretazioni di scarso rilievo. La sua popolarità cresce nel corso degli anni '60 e '70 grazie soprattutto all'incontro con registi come Philippe de Broca ("Non tirate il diavolo per la coda", 1969), Yves Robert ("Alto, biondo e... con una scarpa nera", 1972; "Il grande biondo", 1974) Claude Chabrol ("Gli innocenti dalle mani sporche", 1975) e Bertrand Tavernier ("L'orologiaio di Saint Paul", 1973). Nel 1976 vince il César come miglior attore non protagonista per "Che la festa cominci..." di Tavernier, mentre due anni dopo ne vince uno come miglior protagonista grazie all'interpretazione di "L'uomo del fiume" di Pierre Schoendoerffer. Grazie al fortunato sodalizio con il regista Patrice Leconte la sua fama raggiunge il livello internazionale con film come "Il marito della parrucchiera" (1990) e "Ridicule" (1996). Nel 2001 è tra i protagonisti della commedia di Francis Veber "L'apparenza inganna", mentre nel 2002 è presente alla 59ma Mostra del Cinema di Venezia con "L'uomo del treno" ancora una volta diretto da Leconte.