| | All'anagrafe: John Lithgow |
---|
Etą: 79 anni | Data di nascita: 19/10/1945 | Segno Zodiacale: Bilancia | Luogo di nascita: Rochester, New York, Stati Uniti | | |
|
| John Lithgow, noto all'anagrafe con il secondo nome di Arthur, è nato a Rochester, una contea di New York, il 19 ottobre 1945 ed è figlio d'arte: la madre infatti era un'attrice ritiratasi dalle scene e il padre un produttore teatrale e direttore del McCarter Theatre di Princeton. Dopo il liceo, ottiene una borsa di studio per frequentare il college di Harvard, dove nel 1967 si laurea con il massimo in storia e letteratura. È a questi anni che risale la performance di "Utopia, Limited", che lo convince a intraprendere la carriera attoriale. Subito dopo Harvard vince un'altra borsa di studio, questa volta per il programma Fulbright di scambio internazionale, che gli permette di studiare all'Accademia di musica e arte drammatica di Londra.
Nel 1973 debutta a Broadway con la commedia "Lo spogliatoio" di David Storey, grazie alla quale si aggiudica un Tony e un Drama Desk Award come Miglior attore. Gli anni successivi calca il palcoscenico insieme a Lynn Redgrave per la pièce "My Fat Friend" e con Meryl Streep per "A Memory of Two Mondays". Negli anni Settanta arriva anche l'esordio al cinema: nel 1976 è nel cast di Complesso di colpa di Brian De Palma, nel quale interpreta il socio di Cliff Robertson. Segue il musical di Bob Fosse All That Jazz (1979) e un nuovo film con De Palma alla regia, Blow Out (1981). Gli anni Ottanta si aprono nel migliore dei modi per Lithgow che nel 1983 riceve una candidatura gli Oscar come Miglior attore non protagonista per l'interpretazione dell'ex calciatrice transessuale Roberta Muldoon ne Il mondo secondo Garp (1982). L'anno successivo vince il Saturn Award nella stessa categoria per lo sci-fi Ai confini della realtà (1983), film diviso in quattro episodi in cui Lithgow prende parte all'ultimo. I riconoscimenti alle doti recitative dell'attore non finiscono qui, infatti nel 1984 riceve una nuova candidatura agli Oscar per Voglia di tenerezza (1983).
In questo tripudio di successi, si inserisce anche il debutto di Lithgow alla TV con il telefilm apocalittico The Day After - Il giorno dopo (1983), che gli vale una candidatura agli Emmy Award, premio vinto nel 1986 per la sua interpretazione in un episodio della serie Storie Incredibili (1985). Ormai in vetta al successo, l'attore è ricercatissimo: è l'antagonista in Footloose (1984), Buckaroo Banzai (1984) e La storia di Babbo Natale (1985). Seguono una serie di ruoli da protagonista in Presunta assassina (1985), Bigfoot e i suoi amici (1987), Verdetto finale (1991). Torna a essere diretto da Brian De Palma in Doppia personalità (1992), questa volta nei panni del personaggio principale, uno psicologo dalle personalità multiple. Affianca Sylvester Stallone in Cliffhanger - L'ultima sfida (1993) e John Travolta in A Civil Action (1998).
Gli anni Duemila iniziano con una serie di biopic: interpreta il regista Blake Edwards in Tu chiamami Peter (2004), film dedicato a Peter Sellers; affianca Liam Neeson in Kinsey (2004) sul susseuologo Alfred Kinsey; infine, è il produttore che cerca di lanciare Deen aka Beyoncé in Dreamgirls (2006), ispirato alla carriera delle Supremes. Nel 2009 entra nel cast di Dexter nei panni di Arthur Mitchell, serial killer e nemesi di Dexter Morgan; con questo ruolo vince un Golden Globe e un Emmy Award. L'attore non abbandona mai la sua prima passione, il teatro, e nel 2002 si aggiudica un altro Tony Award con il musical "Sweet Smell of Success".
È il padre malato di Alzheimer di James Franco ne L'alba del pianeta delle scimmie (2011), il corrotto bussinessman Glenn in Candidato a sorpresa (2012) e in coppia con Alfred Molina tratta i matrimoni gay nel drammatico I toni dell'amore - Love is Strange (2014). Continuano gli impegni al cinema con lo sci-fi Interstellar (2014), nel quale è il suocero di Matthew McConaughey, e con il thriller The Accountant (2016), nel quale affianca Ben Affleck. Interpreta Winston Churchill nella serie targata Netflix The Crown (2016), che gli vale un altro Emmy Award, e l'accusato di omicidio Larry Henderson nella sitcom Trial e & Error (2017). Nel 2019 è sul grande schermo con Pet Sematary, adattamento dell'omonimo romanzo di Stephen King in cui Lithgow è il vicino di casa dei Creed, Jud Crandall, che avverte la famiglia di non avventurarsi nei pericolosi boschi intorno all'abitazione. | |
|
|