Attore e regista. Al piccolo Jospeh Francis viene dato il soprannome di "buster", "rompicollo" dall'illusionista Houdinì che lo vede ruzzolare giù da una rampa di scale a sei mesi e rimanere illeso. Già all'età di tre anni si esibisce nei "Three Keatons", spettacolo itinerante allestito dai genitori, la madre Myra e il padre Joe, che introducono il bambino al mondo dello spettacolo. Dopo aver lavorato in teatro per molti anni, nel 1917 fa la sua prima esperienza cinematografica nel corto "Il garzone di macelleria" a fianco dell'attore Roscoe "Fatty" Arbuckle che lo vuole con sé anche in "La casa tempestosa", "Oh, dottore!", e "Cooney Island", tutti del 1917. Esordisce come regista con "Il segno di riconoscimento" nel 1920, e lo stesso anno recita anche "Lo sciocco" (1920) di Herbert Blache. Nel 1921 si sposa con l'attrice Nathalie Talmadge, dalla quale ha tre figli. Durante gli anni Venti realizza insieme a Edward F. Kline diversi cortometraggi, tra cui "Una settimana" (1920), "I vicini" (1920), "I poliziotti" (1922) e "La casa elettrica" (1922). Con Jack Blystone realizza in quegli anni "Accidenti, che ospitalità!" (1923) che assieme a "Sherlock Jr." (1924), "Il navigatore" (1924) e "Come vinsi la guerra" (1927) è considerato uno dei ruoli più belli da lui mai interpretati. Recita per Edward Sedgwick in "Il cameraman" (1928) e in "Io?e l'amore" (1929). Finita l'era del muto, negli anni Trenta inizia un periodo meno fortunato per il bravo attore e regista, che si trova a fare i conti con il divorzio, avvenuto nel 1932 e un successivo matrimonio lampo con Mae Scriven, durato dal 1933 al 1936. Nel 1937, provato dalla vita sentimentale burrascosa e dai problemi con l'alcool, finisce in una clinica psichiatrica. Le prove di quegli anni, come "Viva la birra!" (1933) oppure "Il re dei Campi Elisi" (1934) non sono all'altezza delle precedenti. Nel 1940 si sposa con Eleanor Norris che resterà sua moglie fino alla sua morte. Dopo il deludente "Buster Keaton va nella luna" del 1946, recita con Charlie Chaplin, già descritto come suo antagonista, in "Luci della ribalta" (1952), diretto dallo stesso Chaplin. Nel 1957 partecipa alla sua biografia diretta da Sidney E. Sheldon in "La storia di Buster Keaton" ed è ancora se stesso in "Buster Keaton corre ancora" girato nel 1965 anno in cui venne anche in Italia per interpretare un malinconico generale in "Due marines e un generale" di Luigi Scattini con la coppia comica Franchi e Ingrassia. Dopo un carriera piena di successi ma anche di flop, avendo lavorato in più di 100 film, e con una vita privata burrascosa, nel 1966 Buster muore di tumore ai polmoni all'età di 71 anni.