Attore. Di padre turco e madre greca, cresciuto a Parigi, studia come attore comico al Teatro Cyrano, dopodiché si specializza in ruoli classici nella Compagnia Daniel Sorano. Continua la sua gavetta in teatro con il National Theatre di Strasburgo, dove può raffinare la sua tecnica, alternando classico (memorabili in Francia le sue interpretazioni di Othello e Macbeth) e moderno. Il suo debutto al cinema avviene con "Il ritorno di Martin Guerre" di Daniel Vigne nel 1982, accanto ad un giovane Gérard Depardieu. Nello stesso anno si guadagna la nomination per il premio César, come migliore promessa maschile, grazie alla sua interpretazione di Petrovic in "La spiata". Da allora si specializza in ruoli violenti con il "Professione: poliziotto" (1983) di Jacques Deray, con Jean-Paul Belmondo e "L'amore balordo" (1985), dove è l'assassino di Sophie Marceau. Il suo talento viene riconosciuto nel 1986 con il premio Jean Gabin, ma è il ruolo del cacciatore nel film "L'orso" (1988) di Jean-Jacques Annaud, che gli apre le porte della celebrità. Il successo continua, due anni dopo, con il celebre film di Luc Besson "Nikita". La notorietà acquisita gli permette di allargare il suo campo d'azione al cinema internazionale, così nel 1995 è in America, dove recita in "Bad Boys"con Will Smith, sempre nello stesso anno viene in Italia per recitare nel film "Colpo di Luna", insieme a Nino Manfredi e Isabelle Pasco, che diventerà poi sua moglie. Uno dei motivi per cui è molto amato dai fans è la sua versatilità, la capacità di passare da ruoli drammatici a quelli comici che gli permette di non rimanere intrappolato in uno stereotipo. Una prova di questa abilità la dà nel 1997, quando escono due film: "Dobermann", dove interpreta il ruolo del poliziotto sadico e isterico, e "Innamorati cronici", dove riesce a tener testa egregiamente a due attori brillanti come Meg Ryan e Matthew Broderick. L'anno dopo esce in Italia la commedia amara "Passaggio per il Paradiso" di Antonio Baiocco, un altro saggio della sua abilità nell'interpretare ruoli leggeri e sfumati. E' stato di nuovo diretto da Luc Besson nel film "Giovanna d'Arco" (1999). Continua a lavorare spostandosi dall'America all'Europa.