| | All'anagrafe: Samuel Fuller |
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Etą alla morte: 86 anni | Data di nascita: 12/08/1911 | Segno Zodiacale: Leone | Luogo di nascita: WORCESTER (Massachusetts) Stati Uniti | Data di morte: 30/10/1997 | Luogo di morte: HOLLYWOOD (California) Stati Uniti |
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| Giornalista, scrittore e sce-neggiatore. Simbolo dei cineasti indipendenti, è autore di pellicole western, poliziesche e di guerra. Da adolescente sbarca il lunario lavorando come strillone per diversi giornali di Boston. Dopo la morte del padre si trasferisce a New York, dove viene assunto come fattorino in un giornale. Nel 1928 viene assunto come cronista di 'nera' da un quotidiano di San Diego. Quindi gira gli Stati Uniti scri-vendo articoli su storie e protagonisti della cronaca nera. Da questa esperienza trae spunto per scrivere racconti e romanzi pubblicati dal 1931. A partire dal 1936 si avvicina al mondo del cinema vendendo due copioni e collaborando alla sceneggiatura di 'Gangs of New York' (1938). Dopo aver combattuto la seconda guerra mondiale, pluridecorato, esordisce dietro la macchina da presa nel 1948 con 'Ho ucciso Jess il bandito' cui segue 'Il barone dell'Arizona' (1949). Il successo arri-va con il primo film bellico, 'Corea in fiamme' (1950, premiato come migliore sceneggiatura di film a basso costo dall'associazione degli sceneggiatori), che gli consente di avere un contratto di sette anni con la Fox. Nel 1952, con 'Mano pericolosa', vince il Leone di bronzo alla Mostra del Cinema di Venezia. A partire dal 1956, oltre che a dirigere, inizia anche a produrre le proprie storie alimentando, così, il mito del cineasta indipendente che realizza B-movies di successo. Fra gli altri film realizzati si ricordano 'Casa di bambù' (1955), 'Kimono scarlatto' (1959), 'Il Corridoio del-la paura' (1963) e 'Il bacio perverso' (1964). Trasferitosi alla soglia dei Settanta anni in Europa ha continuato a girare con lo stesso impegno sia in Francia ('Commando Zebra', 1988) che in Portogallo ('Strada senza ritorno', 1989). Da non sottovalutare la sua carriera di attore: nel corso della sua carriera, infatti, Fuller interpreta pellicole di Jean Luc Godard ('Il bandito delle undici', 1965), Wim Wenders ('L'amico americano', 1977, e 'Lo stato delle cose', 1982). Apprezzato più in Europa che in America (nel 1993 il Festival di Locarno gli attribuisce il Pardo d'onore al-la carriera), Fueller è stato bollato, a causa del suo anticomunismo e della violenza dei suoi film, come cineasta fascista. | |
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