| | All'anagrafe: Bruce MacLeish Dern |
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Etą: 88 anni | Data di nascita: 04/06/1936 | Segno Zodiacale: Gemelli | Luogo di nascita: Chicago, Illinois, USA | | |
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| Nato a Chicago il 4 giugno del 1936, da una famiglia che annoverava politici e poeti (tanto da aver avuto Eleanor Roosevelt come madrina di battesimo) Bruce Dern inizia a recitare terminati gli studi all'università della Pennsylvania, verso la fine degli anni Cinquanta, nello stesso periodo in cui termina il breve matrimonio con la prima moglie Marie Dean.
Il suo primo ruolo cinematografico, non accreditato, è proprio del 1960, in Fango sulle stelle di Elia Kazan, e nello stesso anno debutta anche sul piccolo schermo con la serie Route 66, alla quale seguiranno altri telefilm come Lotta senza quartiere, La città in controluce, Sea Hunt, Thriller, Detectives, Ripcord, Carovane verso il West.
Nel 1964 arriva l'incontro con Alfred Hitchcock, che gli offre una piccola parte in Marnie e lo fa recitare in due episodi della serie tv L'ora di Hitchcock, e nello stesso anno appare in Piano... piano, dolce Carlotta, nel ruolo dell'amante della giovane Bette Davis.
Mentre continua la sua carriera televisiva, che lo specializza sempre più nel western, e lo fa affermare come caratterista, Dern incontra anche Roger Corman, col quale girerà quattro film: I selvaggi (1966), Il massacro del giorno di San Valentino (1967), Il serpente di fuoco (1967) e Il clan dei Barker (1970).
Gli anni Sessanta, per Dern, sono stati anche quelli del matrimonio con Diane Ladd che, nel 1967, porta alla nascita di Laura. Nel 1960 era nata una prima figlia, Diane Elizabeth, morta tragicamente a soli 18 mesi per via di un incidente. Dal 1969, Dern è sposato invece con l'attuale moglie, Andrea Beckett.
Telefilm dopo telefilm, film dopo film, Bruce Dern inizia a essere identificato come il villain, il personaggio instabile e malvagio che interpreterà tantissime volte, e che lo renderà uno dei volti più noti della New Hollywood.
Nel 1972 si prende perfino la responsabilità di sparare, e alle spalle, al mito John Wayne ne I cowboys, di Mark Rydell. Lo stesso Wayne si preoccupa per lui: "L'America ti odierà, per questo," gli dice, ma la risposta di Dern è in linea con i tempi e col suo personaggio: "Sì, ma a Berkeley mi ameranno."
Nello stesso anno è il protagonista assoluto di Silent Running (in Italia 2002: la seconda odissea), destinato a diventare un cult movie di fantascienza, e appare per la prima volta al fianco dell'amico Jack Nicholson in Il re dei giardini di Marvin di Bob Rafelson.
Arrivano poi film come Pat Garrett e Billy Kid di Peckinpah (1973) (non accreditato), L'ispettore Martin ha teso la trappola (1974) con Walter Matthau, Il grande Gatsby (1974) con Robert Redford (per il quale viene nominato ai Golden Globe come miglior attore non protagonista), Complotto di famiglia (1976), l'ultimo film di Hitchcock, Black Sunday (1977) di John Frankenheimer e Tornando a casa (1978) con Jane Fonda e Jon Voight, che gli varrà la nomination candidatura all'Oscar come miglior attore non protagonista.
Nel 1982 vince l'Orso d'argento come miglior attore del Festival di Berlino, per la sua interpretazione in Correre per vincere di Jason Miller, che segna l'inizio di una nuova stagione, lontana dai canoni della New Hollywood. È la stagione dei film con Joe Dante (L'erba del vicino e The Hole) e con Walter Hill (Wild Bill e Ancora vivo - Last Man Standing), di titoli come Haunting - Presenze, Passione ribelle, Monster.
Nel 2011 è nel Twixt di Francis Ford Coppola, nel 2012 ha una piccola parte nel Django Unchained di Quentin Tarantino, che lo vorrà anche in The Hateful Eight, mentre nel 2013 è il miglior attore del Festival di Cannes grazie al ruolo da protagonista di Nebraska, di Alexander Payne, per il quale ottiene anche, oltre a premi in tutto il mondo, la seconda nomination all'Oscar di una carriera lunga e gloriosa.
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