Attore. Studia recitazione alla "Northwestern University", prendendo contatto con i testi di Shakespeare che porta in scena nel suo college e interpreta in numerosi programmi radiofonici a Chicago. Durante la guerra è in aeronautica per tre lunghi anni. Poi finalmente debutta a Broadway con l'adattamento teatrale della tragedia shakespeariana "Antonio e Cleopatra", accanto a Katharine Cornell. Da quel momento in poi inizia una carriera fortunata, dal teatro alla tv al cinema, senza trascurare il mondo editoriale, come testimoniano le numerose pubblicazioni con la sua firma. Dopo l'esordio teatrale segue una serie di fortunate partecipazioni a spettacoli televisivi durante gli anni Quaranta, tra cui il ruolo da protagonista in tv movie come "Giulio Cesare"e "Cime tempestose", che lo fa notare da Hollywood, che nel 1950 lo lancia nel film "Città nera". Dopo il grande successo nel 1956 con il film "I dieci comandamenti", nel 1959 si aggiudica l'Oscar come migliore attore protagonista nel kolossal "Ben Hur". Il ruolo del guidatore di bighe lo consacra alla folla, ma lui non vedrà l'ora di scrollarselo di dosso interpretando successivamente personaggi lontani nel tempo e nello spazio come l'eroe normanno in "Il principe guerriero" (1965) o il generale inglese Gordon in "Khartoum" (1966, di Basil Dearden e Eliot Elisofon), contrapposto a Laurence Olivier. Insomma, davvero "A Man For All Seasons", per citare un suo successo televisivo, da lui anche diretto. Perchè Heston ha forse meglio e prima di altri suoi "coetanei" saputo cogliere il segno dei tempi, distribuendo la sua immagine tra vecchi e nuovi media, passando con disinvoltura dagli scenari shakespeariani alla mitologia, dal futuro remoto del "Pianeta delle scimmie" al genere western fino alla drammatica attualità di "Airport 75" e "Terremoto" (entrambi del 1974). Capace di tornare in Tv, con il ruolo del saggio "mentor" per le giovani generazioni di attori, dopo ben 40 anni dalla sua prima apparizione, in programmi "cult" come "Dinasty", "Beautiful" e "Friends" e dimostrando di sapere capitalizzare fino in fondo il suo bagaglio di esperienze diffondendole anche attraverso il web (tutte le sue numerose pubblicazioni autobiografiche si possono acquistare online). Ha avuto una sola moglie, Lidia Clarke, sposata nel 1944 e da cui ha avuto i due figli Fraser Clarke e Holly. Fraser Clarke è stato sceneggiatore, produttore e regista di "Alaska" del 1996, in cui il padre è apparso in un cammeo. Dal 1966 al 1971 Heston è stato presidente dello Screen Actors Guild. Nonostante le simpatie per i democratici e l'attiva partecipazione alle manifestazioni contro la guerra in Vietnam e per i diritti sociali per gli afro-americani sostenute negli anni '60, politicamente è stato uno dei pochi attori di Hollywood a sostenere i repubblicani e molto scalpore e polemiche ha suscitato la sua carica di presidente, dal 1998 al 2003, della National Rifle Association, l'associazione americana garante delle armi. Muore all'età di 84 anni dopo aver lottato a lungo contro il morbo di Alzheimer, di cui aveva dichiarato pubblicamente di soffrire nel 2002 con una commovente dichiarazione in cui ringraziava il pubblico per avergli consentito di "vivere una splendida carriera di attore lunga 60 anni".