| | All'anagrafe: Michele Riondino |
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Etą: 44 anni | Data di nascita: 14/03/1979 | Segno Zodiacale: Pesci | Luogo di nascita: Taranto, Italia | | |
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| Michele Riondino è nato il 14 marzo 1979 a Taranto, nello specifico nel quartiere Paolo VI della città. Affascinato da L'attimo fuggente (1989) di Peter Weir, fonda insieme ad alcuni amici "la setta dei poeti estinti", con i quali ha intenzione di mettere su una band. Eppure non è la carriera musicale quella che sembra intraprendere, inizia a frequentare piuttosto corsi di recitazione e, deciso a imboccare la strada dello spettacolo, comincia a seguire le lezioni di Giorgio Pucciarello, baritono ed esperto di musica e spettacolo, mediante il quale riesce a entrare nell'Accademia Silvio D'Amico.
In seguito al diploma, inizia a frequentare seminari e laboratori attoriali e fonda con alcuni amici Il Circo Bordeaux, una compagnia teatrale che mette in scena i testi di Marco Andreoli. Continua l'impegno sopra il palcoscenico con spettacoli di grande spessore, come il Macbeth (2000) di Marco Bellocchio o Cani di bancata (2006) di Emma Dante. Di pari passo, inizia a muovere i primi passi sul piccolo schermo, comparendo in alcune serie in piccoli ruoli: è uno degli alunni di Massimo Lopez in Compagni di scuola (2001), Tazio ne La freccia nera (2006) e partecipa a Distretto di polizia 5 (2005) nella parte di Daniele.
Nel 2003 debutta al cinema in un ruolo secondario con Uomini & donne, amori & bugie esordio alla regia di Eleonora Giorgi, a cui segue Il passato è una terra straniera (2008) con Elio Germano, che gli vale una candidatura ai Nastri d'argento. Dopo aver preso parte a Fortapàsc (2009) di Marco Risi, viene scelto come protagonista insieme a Isabella Ragonese di Dieci inverni (2009), con cui vince nel 2010 il Premio Guglielmo Biraghi, assegnato ai giovani attori che si sono rivelati nell'ambito del cinema italiano. L'anno successivo è in TV con la serie, targata Rai, Il segreto dell'acqua (2011), dove condivide la scena con Riccardo Scamarcio e Valentina Lodovini, ma è nel 2012 che raggiunge la grande notorietà nel pubblico italiano con Il giovane Montalbano (2012), prequel della nota serie TV con Luca Zingaretti, in cui interpreta il neocommissario siciliano.
Seguono ruoli secondari al cinema, che, sebbene non lo vedano protagonista, gli permettono di mettersi in luce artisticamente e di aggiudicarsi diverse candidature: nel 2012 viene nominato nella categoria Migliore attore non protagonista per Gli sfiorati (2011) di Matteo Rovere e l'anno dopo (sempre nella stessa sezione) per Bella addormentata (2012) di Marco Bellocchio e Acciaio (2012) di Stefano Mordini. Nel 2014 ricondivide il set con Germano ne Il giovane favoloso, bio-pic su Giacomo Leopardi, in cui Riondino interpreta il migliore amico del poeta, lo scrittore Antonio Ranieri. Sulla scia del revival del film letterario, l'attore nel 2015 è nel cast anche di Meraviglioso Boccaccio nel ruolo di Guiscardo, personaggio della terza novella narrata nel film. Nello stesso anno è il protagonista della miniserie Pietro Mennea - La freccia del Sud (2015), diretto da Ricky Tognazzi e in cui è affiancato da Luca Barbareschi.
Nonostante la TV gli conferisca il grande successo, è il cinema a riconoscere la sua bravura ed è così che per la sua interpretazione in La ragazza del mondo (2016) Riondino viene candidato come Migliore attore protagonista ai David di Donatello, al Globo d'oro e come miglior coppia insieme alla co-protagonista Sara Serraiocco ai Ciak d'oro. Il 2017 lo vede impegnato al cinema con il noir Falchi di Toni D'Angelo, dove calca la scena insieme al Don Pietro di Gomorra, Fortunato Cerlino. A due anni dall'ultima interpretazione in TV, Riondino torna sul piccolo schermo con il ruolo dell'ispettore capo ai mulini in pieno Ottocento Giovanni Bovara in La mossa del cavallo (2018), un film TV tratto dall'omonimo romanzo di Andrea Camillieri.
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