| | All'anagrafe: Carlo Ludovico Bragaglia |
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Etą alla morte: 103 anni | Data di nascita: 08/07/1894 | Segno Zodiacale: Cancro | Luogo di nascita: FROSINONE | Data di morte: 04/01/1998 | Luogo di morte: ROMA |
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| Regista. Figlio di Francesco (direttore generale della 'Cines'), inizia la car-riera come fotografo e ritrattista di dive del cinema. Nel 1918 con il fratello Anton Giulio fonda la 'Casa d'arte Bragaglia', punto d'incontro di pittori, scultori e cineasti. Quattro anni dopo, sempre con il fratello, fonda il 'Teatro degli indipendenti', dedicato all'avanguardia e alla sperimentazione, dove tra il 1922 e il 1930 firma oltre venti regie teatrali. A partire dal 1930 si dedica al cinema, che proprio in quel periodo passa dal muto al sonoro. Entra alla 'Cines' come fotografo: passa, quindi, al montaggio, alla sceneggiatura ed ai documentari. Esordisce come regista nel 1933 con 'O la borsa o la vita', tratto dall'omonima commedia radiofonica. Nel 1939 firma 'Animali pazzi', secondo film interpretato da Totò e primo dei sei che la coppia realizza insieme. Si cimenta in vari generi, anche se ha grande successo soprattutto con le comme-die brillanti. Oltre a Totò (che dirige anche in 'Totò le mokò' e '47 morto che parla'), Bragaglia dirige i più importanti attori italiani fra i quali i tre De Filippo ('Non ti pago!'), De Sica ('Un cattivo soggetto') e Aldo Fabrizi ('I quattro moschettieri'). Ha abbandonato il cinema negli anni Sessanta, dopo aver firmato circa sessanta film in circa trenta anni di attività. Nel 1994, in occasione del suo centesimo compleanno, presenzia alla retrospettiva che gli dedica il Festival di Locarno. La sua ultima fatica è un documentario sull'isola di Capri, che ama particolarmente. Muore all'ospedale 'San Giacomo' di Roma, dove era ricoverato per un'operazione al femore. | |
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