Attore. E' l'unico interprete di colore della sua generazione ad essersi aggiudicato un Oscar dopo quello vinto da Denzel Washington nel 1989. Ad avergli fatto vincere la prestigiosa statuetta è stata l'impeccabile interpretazione di un esuberante giocatore di football in "Jerry Maguire" (1996) di Cameron Crowe. Esordiente in una breve parte ne "Il principe cerca moglie" (1988) di John Landis, deve il suo primo ruolo da protagonista a John Singleton che lo ha voluto tra gli interpreti del controverso "Boyz'n the Hood" (1991): è l'unico di un terzetto di giovani abitanti di un quartiere-ghetto di Los Angeles ad uscire dalla spirale di violenza che finirà col travolgere invece i suoi amici. Un anno dopo è sul set di "Codice d'onore" di Rob Reiner, con Jack Nicholson e Tom Cruise e con entrambi torna a lavorare, rispettivamente, nel pluripremiato "Qualcosa è cambiato" (1997, di James L. Brooks) e in "Jerry Maguire". E' stato quindi compagno di viaggio, dal Paradiso all'Inferno, di Robin Williams in "Al di là dei sogni" (1998) di Vincent Ward, mentre in "Analisi di un delitto" (1999) di Rowdy Herrington, finisce con l'essere accusato di una serie di omicidi non commessi perché narrati in un libro da lui stesso pubblicato. Nello stesso anno il regista Jon Turteltaub gli affida la difesa di Anthony Hopkins in "Instinct", poi l'incontro con Robert De Niro in "Men of Honor" (2000, di George Tillman Jr.), nel quale interpreta un ufficiale della marina militare USA. E con lo stesso ruolo è tornato sugli schermi italiani nel colossal bellico "Pearl Harbor" (2001) di Michael Bay. Dalla moglie Sara (sposata nel 1994) ha avuto due figli.