Luogo di morte: HONFLEUR (Calvados, Normandia, FRANCIA)
BIOGRAFIA
Attore. Nasce in una famiglia numerosa (ha due fratelli maggiori e una sorella) e suo padre Robert, è costretto a fare due lavori: di giorno lavora come rappresentante, la sera fa la maschera a teatro. Michel da adolescente canta in un coro religioso e si appresta a entrare in seminario, ma l'incontro con una ragazza nel metrò lo sconvolge a tal punto da fargli rinunciare alla vocazione. Studia per due anni al Centre du Spectacle, la scuola de la rue Blanche, al termine dei quali si presenta per l'ammissione al Conservatorio, venendo respinto. Firma il suo primo contratto nel 1946, per una tournée che lo porta in Germania: le piéces teatrali sono due, "Le furberie di Scapino" e "Revenu de l'étoile". Nel 1948 parte per il servizio militare, a Digione in aviazione, e al suo ritorno a Parigi, prende parte a "Dugudu", secondo spettacolo di Robert Dhéry. Il debutto sul grande shermo avviene nel 1954, con "Ah, Les Belles Bacchantes!" di Jean Loubignac, ma parallelamente al nuovo orientamento della sua carriera, continua con il teatro ed il cabaret, in coppia con Jean Poiret. Sacha Guitry li scopre alla televisione e decide di affidare alla coppia i ruoli principali di "Assassins et Voleurs" (1957). Durante gli anni '60 Michel Serrault predilige l'attività teatrale, girando solo una serie di commedie a basso costo come "Racconti a due piazze" (1966). Nel 1972 trova finalmente il ruolo giusto in "Il Vitalizio" di Pierre Tchernia, con il quale comincia una lunga collaborazione. Il primo febbraio 1973 al Théatre du Palais Royal debutta "La cage aux folles", la trionfale pièce di Jean Poiret che fa di Serrault una star: per più di cinque anni il ruolo di Albin è suo, senza fargli rinunciare alla sua carriera cinematografica, poiché la sua fama permette a Serrault di essere più esigente rispetto al passato. Dal 1975 al 1978 interpreta più sovente ruoli drammatici che comici, abbondanti invece agli esordi della carriera, dimostrando la sua versatilità nel passare da un genere all'altro incarnando ora un personaggio d'eccezione ora il francese medio. Ma è con il ruolo comico di Albin in "Il Vizietto" di Edouard Molinaro, trasposizione cinematografica di "La cage aux folles", che nel 1979 vince il César per la migliore interpretazione maschile. Nel 1981 Serrault vince il suo secondo César con "Guardato a vista" e nel 1995 il terzo, grazie a "Nelly e Mr. Arnaud". Nel 1999 riceve dal presidente Jacques Chirac la Legion d'Onore. Sposato con Nita, conosciuta durante gli studi, ha avuto due figlie, Nathalie, attrice e regista, e Caroline, morta a Neuilly in un incidente stradale nel 1977. Dopo una lunga malattia, muore nella sua casa in Normandia. Il presidente della repubblica francese, Sarkozy, lo saluta come "Un monumento del teatro, del cinema e della televisione".