Cerca Film

Da titolo

Inserisci il nome del film da cercare.

Titolo:

×
^

  All'anagrafe: Samuel Wilder
  Etą alla morte: 95 anni
  Data di nascita: 22/06/1906
  Segno Zodiacale: Cancro
  Luogo di nascita: SUCHA (Polonia)
  Data di morte: 28/03/2002
  Luogo di morte: HOLLYWOOD, California (USA)
Regista e sceneggiatore. Figlio di un albergatore, abbandona la facoltà di Legge per diventare giornalista sportivo a Vienna, poi giornalista giudiziario a Berlino. Proprio lì inizia a scrivere sceneggiature alla fine degli anni Venti, a fianco di Robert Siodmak, Ulmer, Zinneman e Schufftan. Fa anche il ballerino per un breve periodo. Con l'avvento di Hitler al potere nel 1933, per le sue origini ebree è costretto a trasferirsi prima a Parigi, dove lavora come coregista, poi negli Stati Uniti. A causa del nazismo durante la guerra perde la madre e altri membri della sua famiglia in un lager. Nonostante non conoscesse una sola parola d'inglese, s'inserisce quasi subito nell'ambiente cinematografico grazie ad alcuni contatti come quello con Peter Lorre (con il quale divide l'appartamento). Dal 1935 al 1941 scrive copioni per la Paramount, collaborando a film di Lubitsch e Hawks. Di Lubitsch eredita la capacità di utilizzare il "comico" come arma capace di colpire al cuore le convenzioni del sogno americano. Ma prima di approdare seriamente al genere comico, il regista si cimenta con altri generi, dal noir con il film "La fiamma del peccato" (1944), al melodrammatico con "Giorni perduti" (1945), premio Oscar per la regia e per la sceneggiatura e Gran Premio della Giuria a Cannes; al cinema sociale con "L'asso nella manica" (1951). Esordisce nella regia americana nel 1942, con il film "Frutto proibito". Nel 1950 dirige "Viale del tramonto", un vero capolavoro, in cui il sogno americano per antonomasia, vale a dire Hollywood, si colora di sconcertanti sfumature horror. Il film ottiene due premi Oscar, per la regia e per la sceneggiatura. Resta però la commedia il suo "pezzo forte". Nel decennio 1960-70 dirige 5 commedie divertenti, una di queste "L'appartamento" (1960) vince l'Oscar. Vincitore di tre Golden Globe, il regista ottiene numerosi premi alla carriera: quello dell'American Film Institute nel 1986, l'Orso d'Oro a Berlino nel '93, il Preston Sturges Award nel '91 e a Venezia il Leone d'Oro alla carriera nel '72. Memorabile la famosa battuta finale del film "A qualcuno piace caldo" (1959): "nessuno è perfetto" che racchiude la tipologia di personaggi "qualunque" rappresentati dal regista e che vivono il dramma della perdita della propria identità, e per questo si travestono e ingannano. Dietro alle metafore (quasi tutte sessuali) si può leggere un'ideologia pessimistica sulla natura e la società umana. Si ritira dalle scene nel 1981. Muore all'età di 95 anni di polmonite nella sua villa di Hollywood, accanto alla figlia Victoria e alla seconda moglie, Audrey, di 53 anni.

Buddy Buddy
Anno: 1981

FEDORA
Anno: 1978

Prima pagina
Anno: 1974

Che cosa è successo tra mio padre e tua madre?
Anno: 1972

La vita privata di Sherlock Holmes
Anno: 1970

Non per soldi... ma per denaro
Anno: 1966

Baciami, stupido
Anno: 1964

Irma la dolce
Anno: 1963

Uno, due, tre!
Anno: 1961

L'appartamento
Anno: 1960

A qualcuno piace caldo
Anno: 1959

Arianna
Anno: 1957

L'aquila solitaria
Anno: 1957

Testimone d'accusa
Anno: 1957

Quando la moglie è in vacanza
Anno: 1955

Sabrina
Anno: 1954

STALAG 17 - L'INFERNO DEI VIVI
Anno: 1952

L'asso nella manica
Anno: 1951

Viale del Tramonto
Anno: 1950

Il valzer dell'imperatore
Anno: 1948

Scandalo internazionale
Anno: 1948

Giorni perduti
Anno: 1945

La fiamma del peccato
Anno: 1944

I CINQUE SEGRETI DEL DESERTO
Anno: 1943

Frutto proibito
Anno: 1942

Amore che redime
Anno: 1934